Sull’Imu pare ci siano ancora grosse zone d’ombra, infatti da Londra il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha lanciato un campanello d’allarme, facendo intendere che la seconda rata potrebbe essere vicina, dal momento che “il reperimento delle risorse non è facile, si tratta di trovare consenso politico se si vuole intervenire in un modo rispetto che in un altro”.
Il problema è che il Governo deve trovare ancora le risorse finanziarie necessarie ad allontanare lo spettro della seconda rata. Almeno questo è il parere del sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta che ha puntualizzato”Il governo conferma il suo impegno, per trovare i soldi necessari abbiamo tutto novembre”.
A conti fatti, se questa è la situazione attuale, sembra assai difficile reperire i primi fondi entro il 18 novembre, data in cui in aula arriverà la legge di stabilità.
Ricordiamo inoltre che il 27 novembre si voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi evento che potrebbe far sconquassare ulteriormente la già spaccata maggioranza.
Quanti soldi sono necessari?
Ben 2,4 miliardi, da versare entro il 16 dicembre. I fondi potrebbero arrivare degli acconti Ires e Irap dalle banche, che a dire il vero sono già aumentati dal mese di giugno attraverso due decreti: il primo quello con cui si era bloccato l’aumento d’imposta per 3 mesi, il secondo attraverso la clausola di salvaguardia del decreto Imu/Cig di agosto.
Insomma, la situazione non si presenta certo rosea. Staremo a vedere.
di Redazione
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