Ieri a mezzogiorno, un applauso scrosciante di molti cittadini italiani affacciati alle finestre delle proprie abitazioni ha voluto ringraziare, in un abbraccio virtuale, tutti quegli operatori sanitari impegnati giorno e notte da settimane contro gli effetti del coronavirus. Quei medici e infermieri impegnati in una lotta senza distrazioni contro un virus al momento incontenibile.
La solidarietà
Negli ospedali italiani si lavora a ritmi frenetici sostenuti moralmente dall’intera popolazione italiana; nelle strade i pochi pedoni si sfuggono per evitare eventuali respiri infetti ma dagli sguardi e da qualche scambio di battute si evince da ciascuno la vicinanza virtuosa all’altro; i cani di ogni razza, fedeli ma oggi diremo anche solidali, felicissimi di gironzolare senza sosta, accompagnano i loro padroni che vagano per la città alla ricerca della libertà perduta. Un’Italia unita in un senso di responsabilità e solidarietà comune mai visti prima.
Il contagio non si ferma
Purtroppo, però, la trasmissione del Nuovo coronavirus si espande in tutta Italia e il numero delle persone contagiate non accenna a rallentare. Un effetto che, soprattutto in Lombardia, sta creando una sofferenza della sanità pubblica senza precedenti. Tant’è che Attilio Fontana, presidente della regione, ha nominato ieri Guido Bertolaso, ex Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, consulente per la realizzazione del nuovo ospedale dedicato ai pazienti Covid-19 nelle strutture della Fiera di Milano.
Quanto durerà l’emergenza?
Secondo il prof. Giulio Tarro, candidato al Nobel per la medicina, nell’intervista rilasciata a InLibertà pochi giorni fa, l’emergenza da Covid-19 potrebbe scemare in estate “diventando una virosi respiratoria umana stagionale”. Altri esperti virologi, invece, sostengono che il picco potrebbe esserci nella prossima settimana e l’uscita dall’emergenza a fine aprile.
Un futuro ricco di valori
Con tutto il rispetto verso i malati attualmente ricoverati per questa patologia e la massima solidarietà alle famiglie che hanno subito perdite care, guardando asetticamente, per quanto possibile, all’aspetto positivo del contagio, crediamo che a vicenda conclusa gli italiani che supereranno indenni questa crisi economico sanitaria, ne usciranno sicuramente arricchiti, nello spirito e nell’anima, da valori che avevamo perso a fronte dell’egoismo e del consumismo che ci aveva catturati prima del contagio.
Un nuovo miracolo italiano
Così come negli anni del dopoguerra in Italia ci fu il famoso miracolo economico italiano, crediamo che il dopo pandemia porti lavoro, vitalità economica e maggior ricchezza agli italiani. Un auspicio più che una previsione, perché crediamo che l’energia di ciascuno, forzatamente ridimensionata dalla permanenza domestica, esploderà con una tale forza di volontà e di bisogno di esprimere il proprio affetto, che ci farà vivere nei prossimi decenni un futuro costruttivo e ricco di valori. Ideali fondamentali della vita, spesso fino ad oggi marginalizzati ma che in questo periodo stiamo tutti riscoprendo in famiglia.
Fonte foto: agi.it
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