Nella quieta cittadina di Calasparra, in Spagna, i due pastori Francisco e Juan Espin del Amo, si sono imbattuti in uno strano oggetto nero conficcato all’interno di un piccolo cratere.
Essendosi da subito resi conto che l’oggetto non poteva che essere piovuto dal cielo, i due hanno chiamato la Guardia Civil (i nostri Carabinieri) per un riscontro e soprattutto per scongiurare il pericolo radioattività.
Risultato delle indagini
Dopo aver esaminato attentamente il reperto, ed esclusa l’ipotesi “ufologica”, la Guardia Civil ha fatto sapere che si trattava di un serbatoio di gas (sotto pressione) ausiliario, appartenente ad un razzo o ad un satellite fuori uso.
Scene da fantascienza
Un agente vestito con tuta protettiva si e’ avvicinato con circospezione al reperto per raccoglierlo. Su di esso sono state successivamente effettuate analisi nucleari, radiologiche, batteriologiche e chimiche.
Caratteristiche
Il serbatoio pesa circa 20 kg ed ha un diametro di 70 cm. Al momento dell’impatto era rivestito da un tessuto protettivo simile ad una sorta di nastro isolante, rimosso per le valutazioni degli esperti.
“Space junk” ovvero Spazzatura spaziale
Immediate le considerazioni sui rifiuti galleggianti nello spazio. Non è infatti la prima volta che sulla Terra cadono oggetti simili. Solo negli ultimi due anni anche in Australia, in Brasile e Sudafrica si sono verificati episodi analoghi.
Oltre alla potenziale pericolosità derivante dai rischi di radiazioni o inquinamento, si teme anche per eventuali danni causati dalla caduta su un centro abitato.
Proposte
Per evitare tali rischi sono state avanzate diverse proposte, peccato tuttavia che le preoccupazioni dei cittadini non coincidano con quelle della classe politica di mezzo mondo, scarsamente interessata al tema.
Utile ricordare che il 13 novembre è attesa la caduta di un relitto (2 metri) sull’Oceano Indiano. Si tratta del razzo WT1190F, proveniente forse da Apollo.
di Simona Mazza
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