Arrivano buone notizie sul fronte della sicurezza del lavoro: nel 2011 gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 6,6% (725.174 contro i 776.099 del 2010) e gli incidenti mortali del 5,4% (920 contro 973). I dati del Rapporto annuale Inail – presentati ieri dal presidente dell’istituto Massimo De Felice di fronte al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero e al Presidente della Camera Gianfranco Fini – parlano chiaro e confermano una tendenza in atto ormai da alcuni anni.
Guardando più in dettaglio ai numeri, però, emerge una realtà più sfaccettata e meno uniforme. Se il dato sulle morti sul lavoro è il più basso di sempre va detto che il numero degli infortuni conteggiati dall’Inail (51.000 in meno rispetto all’anno precedente) non tiene conto di quelli occorsi ai lavoratori in nero, stimati in 164.000 in base alle ultime proiezioni.
Un altro dato che contribuisce a fare chiarezza su questi numeri è quello relativo agli infortuni al netto “della crisi”. Se si considerano l’andamento dell’economia e quello del mercato occupazionale – pur con le variabilità territoriali, settoriali e di dimensioni aziendali – il calo effettivo passa dal 6,6% al 5% per gli incidenti e dal 5,4% al 4% per quelli mortali.
Meno infortuni per gli stranieri ma più casi mortali per le donne. Numeri leggermente in controtendenza per due categorie particolarmente a rischio, i lavoratori stranieri e le donne. Per i primi si registra una diminuzione degli infortuni del 3,1% (ben inferiore al 6,6% generale) e una diminuzione delle morti sul lavoro lievissima (da 141 casi a 138). Per le donne, se il numero degli infortuni ha un andamento non troppo distante dal dato generale (-5,6% rispetto al -7% dei lavoratori) il dato relativo agli incidenti mortali delle lavoratrici è invece fortemente negativo: +15,4% (da 78 a 90 casi).
In calo gli infortuni al Sud. Analizzando i dati a livello territoriale si può affermare che l’aumento delle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro riguarda tutto il Paese. Gli infortuni, infatti, hanno fatto registrare il -6,1% nel Nord-Ovest, il -6,2% nel Nord-Est, il -6,4% al Centro e il -8,1% nel Mezzogiorno. Il Sud guida anche per quanto riguarda le morti sul lavoro: -14,9%. A livello regionale i risultati più significativi in termini di numero di incidenti si registrano in Molise (-12,5%) e in Campania (-11,1%).
Industria il settore con la diminuzione più forte. La stragrande maggioranza degli interventi assicurativi dell’Inail si è concentrata nei settori dell’industria e dei servizi (90%) mentre in agricoltura si sono registrati il 6% degli incidenti (il restante 4% ha riguardato i dipendenti della pubblica amministrazione). In particolare, nell’industria si sono registrati il -6,6% per gli infortuni e il -6,3% (da 845 a 792) per i casi mortali.
Infine, l’Inail segnala una diminuzione maggiore per gli infortuni in itinere (quelli che avvengono nel tragitto casa-lavoro-casa) rispetto a quelli in occasione di lavoro (-7,1% i primi, -6,5% i secondi). Nel complesso, però, gli infortuni in occasione di lavoro rappresentano circa il 90% dei casi.
Stefano Di Paolo
Per saperne di più: Rapporto Annuale Inail
foto: it.wikipedia.org/wiki/
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