Paul McCartney oggi festeggia 73 splendidi anni; cosa dire che non sia già stato detto di un’icona simile? Paul si è mostrato fin dagli esordi l’elemento solare, spumeggiante, creativo, abilissimo comunicatore dall’istrionico carisma e grande personalità di quel meraviglioso mondo musicale-sociale e di costume che furono e restano tutt’oggi i Beatles.
Le sue “smorfie” nelle foto, restano celebri. Autore, insieme a Lennon, dei pezzi più belli e memorabili della loro carriera e ponte sognante che ha unito varie generazioni. Tutte le canzoni della band erano registrate ufficialmente come composizioni di entrambi, con Lennon, mentre nella realtà molte canzoni erano composte e scritte dall’uno o dall’altro dei due musicisti, amici. Ancora oggi, Sir Paul McCartney è nel cuore di milioni di fans in tutto il mondo, per uno straordinario talento musicale che ha dimostrato anche da solista e con il suo gruppo, gli Wings.
“Paul è morto” (una delle prime e più note teorie del complotto sul mondo del rock), “Paul si è risposato”, “Paul è tornato single”, sono tanti gli aneddoti, le domande, le indiscrezioni da gossip che da sempre hanno circondato la figura e la vita di McCartney; cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discografico e cinematografico, sceneggiatore, attore, pittore , attivista britannico e celeberrima icona dei Beatles, ricordiamolo, gruppo di rottura, stile, anticonformismo mondiale che segnarono un’epoca, tracciarono la fine di un momento storico e ne aprirono un altro musicale-culturale e di stile.
“Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d’accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po’ gli occhiali e diceva “è solo che sono fatto così…”. Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell’armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un’armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo”.
Auguri, Paul, da tutti i tuoi appassionati ed affezionati nel Mondo.
di Alessandra Paparelli
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