Incontro con una medusa: cosa non fare

image001Le meduse non pungono: si difendono. Anche dai bagnanti, perchè no? Siamo grandi, potenzialmente pericolosi e, per giunta, non commestibili. I tentacoli della medusa sono rivestiti da particolari cellule in grado di iniettare nella preda un liquido urticante deputato a paralizzarla e avvelenarla.

Fortunatamente le meduse presenti nei nostri mari non uccidono, a differenza di alcune specie tropicali del Pacifico (Physalia Phisalis) che hanno un veleno molto tossico. Chi non ricorda la magnifica spiaggia australiana, scenario della travolgente scena d’amore nel film Uccelli di rovo? Gran parte dell’anno non vi si può fare il bagno a causa di piccole meduse letali.

Ma cosa fare se si viene a contatto con una medusa? La cosa più sensata è rivolgersi all’assistente bagnanti. A parte il fatto che potrebbe essere per le signore una piacevole diversivo alla noia estiva, nella cassettina del pronto soccorso in dotazione c’è l’apposito gel astringente al cloruro d’alluminio, unico rimedio dalla riconosciuta e rapida efficacia.

E se siete riusciti a scovare una spiaggia selvaggia e solitaria per passare la giornata, un po’ di prurito direi che è un prezzo ragionevole da pagare! Una regola per tutte: fate il meno possibile.  Lavare con acqua di mare e attendere: in 20-30 minuti il prurito passerà e resterà solo un po’ di rossore sulla pelle.

di Patrizia Calamia

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