La lotta per l’accesso alla prossima Europa League si concentra negli anticipi della terzultima giornata del campionato di Serie A. Con Lazio e Atalanta ormai certe dell’approdo in Europa (è necessario ancora attendere per il posizionamento finale), si attende il verdetto per il meno ambito ma pur sempre importante sesto posto. A contendersi i preliminari di Europa League sono Milan. Inter e Fiorentina con sei punti ancora a disposizione per sperare.
Il primo anticipo della 36^giornata fa gioire la Fiorentina che batte la Lazio 3-2 e sogna l’Europa
Interessante anticipo della terzultima giornata del campionato di Serie A tra Fiorentina e Lazio. Con i biancocelesti già lanciatissimi verso il quarto posto e comunque sicuri dell’accesso in Europa League, grazie alle ultime ottime prestazioni (in particolare quella contro la Sampdoria), a giocarsi il tutto per tutto da qui alla fine è la Fiorentina che deve ancora lottare per assicurarsi il sesto posto e, dunque, i preliminari.
In avvio le occasioni non sono tante ma prima Bernardeschi (11’) poi Luis Alberto accendono il match con due interessanti tentativi. Nonostante l’obiettivo importante entrambe le squadre non alzano i ritmi di gioco, sono un po’ guardinghe e studiano con attenzione le mosse dell’avversario. Il primo vero brivido arriva al 20’ direttamente su punizione di Luis Alberto che, da posizione ravvicinata, fa tremare la traversa. Il risultato non si sblocca ma la Lazio vivacizza il match con attacchi veloci e in successione che annullano la Fiorentina. Il primo tempo è indiscutibilmente biancoceleste, nonostante l’equilibrio nei tentativi e nell’assetto tattico è la Lazio a far vedere qualcosa in più con un gioco maggiormente dinamico.
La squadra di Inzaghi spinge subito anche nella ripresa e al 55’ Keita, con Tatarusanu che sfiora ma non devia la sfera, servito in corsa da un ispiratissimo Luis Alberto segna ancora una volta raggiungendo il 15^ gol stagionale. Sul versante opposto arriva l’immediata reazione di Babacar con Strakosha che è ancora una volta decisivo negando il gol del pareggio con un intervento strepitoso (58’). I padroni di casa non si arrendono e al 66’ arriva il meritato pareggio con un preciso colpo di testa di Babacar che rimette in gioco la squadra di Sousa, la Fiorentina, infatti, poco dopo (73’) ribalta il risultato portandosi sul 2-1 con Kalinic: sulla respinta non impeccabile di Strakosha su un tentativo da fuori area, interviene il numero 9 per il vantaggio. Per i biancocelesti si complica ulteriormente il match al 76’: dopo il 3-1 messo a segno da Lombardi, autore di uno sfortunato autogol, la Lazio è costretta a terminare il match in inferiorità numerica per l’infortunio di Parolo a cambi ormai esauriti. La squadra di Inzaghi comunque non molla e Murgia autore di un gol strepitoso riapre, però inutilmente, la partita. Dopo un primo tempo privo di emozioni il match si infiamma nella ripresa con un bellissimo 3-2 che fa ancora sognare la Fiorentina.
Termina con un pareggio il secondo anticipo della giornata: Atalanta 1-1 Milan
Atalanta e Milan si contendono l’Europa nell’anticipo serale. Le squadre sono equilibrate in avvio, faticano ad aggredire gli spazi e a portare a termine la manovra offensiva. Gli spunti per far male all’avversario non sono molti ma molti sono gli errori che spezzettano il gioco e frenano i ritmi. L’Atalanta spinge con maggior convinzione ma scarica in rete con troppa fretta e poca lucidità. Con i rossoneri non particolarmente aggressivi la squadra di Gasperini continua a portarsi in avanti e Conti, approfittando di una incomprensione tra Donnarumma e la difesa, porta la Dea in vantaggio al 44’ del primo tempo.
Il secondo tempo è subito più vivace con l’Atalanta che parte forte e mette immediatamente in difficoltà i rossoneri dominando il gioco. Dopo un primo tempo decisamente sotto tono e con poche idee, il Milan lentamente cresce e crea un gioco più pericoloso e aggressivo ma sempre poco concreto, almeno sino al minuto 89’ quando Deulofeu, in evidente fuorigioco, approfittando della deviazione di Masiello la mette dentro per il pareggio. Le polemiche per la posizione irregolare dell’attaccante rossonero sono tante ma l’Atalanta può ancora consolidare il quinto posto.
Con la sconfitta nell’anticipo pomeridiano (Inter 1-2 Sassuolo) i nerazzurri si allontanano dall’Europa?
Dopo l’esonero di Pioli è per la seconda volta Stefano Vecchi ad accomodarsi sulla bollente panchina nerazzurra per le ultime partite stagionali. Allenatore a parte i problemi dell’Inter sono tanti e la classifica mostra inevitabilmente la discontinuità dei nerazzurri che nel lunch match possono raggiungere solo un risultato per non dire addio all’Europa: la vittoria!
In vista dell’importante ma difficile obiettivo i nerazzurri partono bene creando occasioni pericolosissime con Icardi e Perisic ma incredibilmente, almeno per quanto visto sino ad ora, è il Sassuolo a portarsi in vantaggio con Iemmello (36’): l’azione che porta al gol nasce dal clamoroso errore di Murillo che si fa rubare palla da Sensi lasciando una voragine alle sue spalle, il centrocampista neroverde a sua volta l’appoggia a Berardi che libero di agire serve con sicurezza l’autore del gol. Il primo tempo termina con il vantaggio degli ospiti, vicinissimi al raddoppio con Acerbi, e con i padroni di casa storditi e confusionari. Il momento di smarrimento per la squadra di Vecchi prosegue anche nella ripresa, al 49’ infatti arriva il raddoppio con la prima doppietta di Iemmello. L’Inter prova a reagire ma gli attacchi sono pessimi e scontati sino alla fiammata di Eder che al 70’ con un bel gol riapre la partita e restituisce grinta ai suoi. Il Sassuolo dal canto suo subisce il colpo ed è meno brillante dopo il gol subito ma la partita è tutto sommato ancora divertente. Le occasioni interessanti, nel finale, non mancano da una parte e dall’altra, l’Inter gioca con maggiore intensità per raggiungere almeno il pareggio ma il Sassuolo resiste e conquista la vittoria.
L’Inter, con la quarta sconfitta consecutiva, perde un’altra grande opportunità per mantenersi nella scia delle pretendenti all’Europa.
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