New York si era preparata al peggio, ha atteso Irene prendendo tutte le precauzioni che le avevano suggerito, talvolta anche con l’enfasi dettata dalla paura. Ma alla fine l’uragano, che ha perso il suo peso durante il percorso, ha attraversato la città semivuota senza provocare danni gravi. Quindici le persone decedute a causa di Irene, nessuna nella città del sindaco Michael Bloomberg il quale ha autorizzato i 370.000 newyorkesi a rientrare nelle case evacuate. Ma se New York ha scampato il pericolo peggiore, in altre zone della costa orientale sono state accertate 15 persone uccise dall’uragano. In North Carolina, dove Irene si è fermata oltre le previsioni, ci sono stati 6 morti, altri 4 in Virginia, 2 nel New Jersey, 1 in Florida , Connecticut e Maryland. La tempesta ora si sta dirigendo sulla costa orientale del Canada dove si sono registrati black out di energia elettrica e allagamenti per le forti piogge.
Il segretario alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti Janet Napolitano e i meteorologi, hanno comunque raccomandato molta cautela nel riprendere la quotidianità perché il pericolo non è del tutto cessato. Restano i problemi connessi alla ripresa delle attività, come la riattivazione dell’energia elettrica per i circa 4 milioni di persone che al momento ne sono sprovvisti, degli aereoporti che riprenderanno a funzionare a regime nella giornata di domani, dei collegamenti ferroviari e dei mezzi pubblici.
di Redazione
foto: libero-news.it
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