Italia in guerra: basi militari e aerei a disposizione della Nato

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L’Italia va alla guerra. Metterà a disposizione le proprie basi militari per la Risoluzione Onu a proposito della crisi in Libia: è quanto deciso ieri dalle Commissioni degli Esteri e della Difesa sia alla Camera che al Senato. Il documento è stato presentato e votato ieri; anche Udc e Pd hanno votato a favore, mentre Idv e Lega si sono astenute, Ir (Iniziativa responsabile) non si è presentata in aula. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha commentato la decisione presa: “Le nostre basi sono a disposizione nell’eventualità che serva intervenire a salvaguardia della popolazione. La nostra aeronautica è a disposizione per evitare che le popolazioni civili subiscano bombardamenti”. Le basi dichiarate disponibili sono: Trapani, Pantelleria, Decimomannu, Gioia del Colle, Sigonella, Amendola e Aulano. L’ex ministro degli esteri Massimo D’Alema mette, però, tutti in guardia: “Questo scenario internazionale comporta problemi per la sicurezza nazionale perché siamo una delle aree immediatamente esposte ad azioni ritorsive”. Il Ministro D’Alema, insieme al Ministro Frattini, ritiene che ci sia bisogno di un dispositivo di protezione della Nato, come garanzia minima per il nostro paese. Intanto il Ministro Maroni, dopo una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza politica, ha innalzato la vigilanza ai siti più a rischio: sedi istituzionali, siti energetici strategici, rappresentanze diplomatiche. Oggi alle 13 a Parigi vertice decisivo tra Unione Europea, Unione Africana, Lega Araba e Stati Uniti per stabilire le dinamiche dell’intervento militare.

di Redazione

Foto: ellinika-ftera.blogspot.com

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