Il Sassuolo oggi sarebbe salvo. Solo la matematica tiene ancora aperto uno spiraglio per la Roma in chiave scudetto e per il Catania in chiave retrocessione, mentre si infiamma la lotta per un posto in Europa League. A tre turni dalla fine del torneo, in una giornata con gare spalmate su 4 giorni diversi sono ancora tante le incertezze, ma il calcio è bello così.
Si parte di Venerdì, con la sfida dell’Olimpico tra Roma e Milan. Un match agevole per la Roma che, dopo aver subito i rossoneri per i primi 15 minuti, prende il totale controllo dell’incontro. Pjanic spiana la strada dei giallorossi ed apre le marcature con un gol capolavoro. Partita in discesa per i padroni di casa, che trovano il raddoppio con Gervinho e la nona vittoria consecutiva. La Juventus è lontana, ma la matematica al momento dice solo che è obbligatorio sperare.
Sabato, si apre con un timido Bologna in cerca di punti salvezza contro la Fiorentina. I viola però volano e devastano il Dallara con un sonante tre a zero. Nona vittoria consecutiva in trasferta dei gigliati che stabiliscono il loro record. Europa sempre più vicina grazie alla rete di Ilicic ed ad un super Cuadrado, che firma una doppietta. Una stagione indimenticabile per l’esterno colombiano: 8 goal, 3 nelle ultime 4 e Fiorentina sempre più salda al 4° posto.
Il secondo anticipo, tra Inter e Napoli, regala tutto fuorché spettacolo. Termina senza reti la sfida di San Siro. Un risultato che mancava dal 1994 ed un punto abbastanza inutile, che lascia l’amaro in bocca ai nerazzurri, affamati di punti per la rincorsa all’Europa.
Approfitta del pareggio il Verona di Mandorlini, che schiaccia un Catania con la testa in serie B. 52 punti, 16 vittorie e sorpasso sul Milan: l’Hellas sogna l’Europa, con un Toni in formato mondiale, autore di un goal e mezzo. Obiettivi diametralmente opposti, per le due squadre in campo, ma solo una è sembrata veramente convinta di raggiungere il proprio obiettivo. Finisce 4-0 una partita che poteva finire con un punteggio ben maggiore. Le reti di Toni, più un autogoal procurato, e poi Marquinho e Taleb. Non c’è storia al Bentegodi.
Alle 15.00, 4 partite. La Samp, in rimonta e con un uomo in meno, ribalta il risultato al Ferrarsi, ai danni di un Chievo ancora in cerca di punti salvezza. Al goal di Thereau, su rigore, con precedente espulsione di Mustafi, risponde Eder, al minuto 81, e Soriano, per il goal che vale i tre punti, all’ultimo minuto di recupero. Apoteosi Samp. Il Torino sogna l’Europa League con il suo bomber: Ciro Immobile, sempre più capocannoniere di questa Seria A. Il bomber granata è in cima alla classifica marcatori, con 21 reti, eguagliando Pulici e Graziani, non certo due signori qualunque. Un goal che vale i 3 punti, assieme alla rete di El Kaddouri, con un Udinese piccola piccola che torna a casa a mani vuote.
Il Cagliari si salva matematicamente battendo di una lunghezza il Parma con la rete di Pinilla su rigore. Gli emiliani sembrano aver un po’ mollato la corsa all’Europa, non avendo opposto (o quasi) resistenza contro un Cagliari che non ha più nulla da chiedere a questo campionato.
L’ultimo match del pomeriggio è quello tra Livorno e Lazio. Partita intensa, giocata col coltello fra i denti dagli amaranto che, proprio nel loro momento di maggior spinta, subiscono una rete incredibile. Un cross di Lulic, che attraversa tutta l’area di rigore, fra il disinteresse generale della difesa livornese, trova Mauri sulla linea di fondo che, da una posizione impossibile, tente un tiro non irresistibile, che, con grossa colpa di Bardi, si insacca per il vantaggio biancoceleste. Il Livorno non ci sta, ci prova e ci riprova, inseguendo una salvezza sempre più complicata. Un arbitraggio che danneggia entrambe le squadre crea, però, l’opportunità per la Lazio di chiudere la partita. Il giudice di porta, infatti, vede una mano in area inesistente, consegnando a Candreva il rigore che vale la dodicesima rete stagionale, record di realizzazioni per un centrocampista in maglia Laziale in una sola stagione. La partita, quindi, si avvia verso la conclusione, con uno 0-2 che rafforza le ambizioni europee dei capitolini.
Il posticipo tra Atalanta e Genoa termina in parità. Il goal di De Ceglie apre le marcature, nel primo tempo, ma nella ripresa cambia tutto. Un cartellino rosso, forse eccessivo, sventolato in faccia a Portauova, fa giocare i genovesi in 10 per tutta la seconda frazione dell’incontro. Sul dischetto si presenta German Denis, neutralizzato, però, da uno straordinario Perin, che prende per mano la sua squadra, mantenendola in piedi per più tempo possibile. Solo De Luca, in palese fuorigioco, riesce a battere l’estremo difensore, in giornata di grazia. Poi, tanti episodi dubbi nell’area bergamasca, che fanno infuriare Gilardino e compagni, ma l’arbitro fischia tre volte, mettendo fine alla partita, sul punteggio di 1-1.
Lunedi sera il Sassuolo affamato di punti ospita la capolista Juventus. I neroverdi ci mettono tutto il cuore e tutta l’anima, trovando un clamoroso goal, con Zaza, che vale l’1-0. Il sinistro in diagonale batte Buffon, mettendo a rischio il vantaggio sulla Roma dei bianconeri. Ma super Carlitos Tevez non ci sta e trascina la sua squadra al pareggio, con un tiro che causa l’autogol di Longhi. Ancora Tevez, recuperando un pallone in zona interessante, serve Pirlo, che confeziona un cioccolatino per Marchiso, che, solo davanti al portiere, deve solo appoggiare in rete. 1-2 e partita ribaltata. Partita che, poi, viene definitivamente chiusa dal bomber Llorente, che, di tacco, mette in rete il cross di Lichtsteiner, consegnando alla Juve i tre punti che valgono il +8 sulla Roma, a tre giornate dalla fine, mettendo una seria ipoteca sul titolo di campioni d’Italia.
La trentacinquesima giornata si chiude con un lutto. Vujadin Boskov si è spento a 82 anni. Un grande personaggio che sarà ricordato con affetto da tutto il mondo del calcio.
di Daniele Pizzonia
foto: it.eurosport.yahoo.com
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