Indagato Robert Zoellitsch, capo della chiesa cattolica tedesca

Solo qualche settimana fa era stato proprio lui a fare pressioni su monsignor Walter Mixa, il vescovo di Augusta accusato dalla procura bavarese di Ingolstad di presunti maltrattamenti e abusi sessuali su minori, perché di dimettesse. Dimissioni in seguito arrivate e accettate da Benedetto XVI l’8 maggio scorso. Adesso a finire nel mirino è direttamente lui, Robert Zoellitsch, il capo della chiesa cattolica tedesca, indagato dalla procura di Friburgo per complicità in casi di abusi sessuali su minori per aver fatto assumere nel 1987 un sacerdote del quale sarebbero state note le tendenze pedofile e gli abusi sessuali già compiuti. La notizia dell’indagine, diffusa in Germania da alcuni mezzi di informazione, è stata confermata dalla magistratura, ma ha anche provocato l’immediata reazione della diocesi di Friburgo che ha definito «infondate» le accuse mosse al presidente della Conferenza episcopale tedesca. Sarà ; la magistratura adesso a verificare quanto c’è di vero ma di certo la notizia conferma l’ampiezza assunta in Germania dalla scandalo del preti pedofili e le sue conseguenze sui fedeli. Un sondaggio pubblicato dal settimanale Focus già ad aprile metteva in evidenza le difficoltà provate dei cattolici tedeschi. Stando ai risultati infatti il 26% dei cattolici tedeschi, in pratica uno ogni quattro, avrebbe perso fiducia nella Chiesa, al punto da arrivare a pensare un eventuale abbandono. E solo il 18% dei tedeschi di tutte le confessioni mantiene inalterata la sua fiducia. Dati sconcertanti, ai quali hanno sicuramente contributo le numerose denunce sulle presunte violenze sessuali compiute nei conventi tedeschi dal dopoguerra fino a oggi. E questo anche se, va riconosciuto, la Chiesa tedesca è stata tra le prime a mobilitarsi per fronteggiare le scandalo. Uno dei metodi prescelti è stata ad esempio l’istituzione di un centralino a cui le vittime delle violenze sono atte invitate a rivolgersi. Anche se Snaps, l’associazione delle vittime americane, si è detta contraria all’iniziativa ritenendo che si tratti solo d un metodo per tenere nascosti i presunti abusi all’interno della Chiesa, il successo del centralino dimostra quanto il problema sia reale. Ogni giorno, infatti, migliaia di telefonante impegnano gli assistenti messi a disposizione dalla Chiesa tedesca di quanti oggi possono liberarsi di un peso spesso tenuto nascosto per anni.
Riccardo Rossini
Foto: http://rovemonteux.net

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