“Come cristiani, dobbiamo diventare più esigenti, per esempio nel sostenere il diritto alla eguale retribuzione. Perché si dà per scontato che le donne devono guadagnare di meno dell’uomo?”, ha osservato oggi papa Bergoglio in udienza generale in piazza San Pietro.
Crisi del matrimonio, dignità della donna in ambito lavorativo e familiare ed emancipazione femminile sono le tematiche trattate oggi da papa Bergoglio davanti a una platea di 20 mila persone.
A pochi giorni dall’approvazione della legge che regola il divorzio e che si impegna ad accorciare i tempi per chi vorrà porre fine al proprio legame, il Pontefice ha respinto la tesi che la crisi del matrimonio sia messa in moto dall’emancipazione della donna. “Questa è un’ingiustizia, una forma di maschilismo che da sempre vuole dominare la donna – ha detto Bergoglio – e facciamo la brutta figura che ha fatto Adamo, dando la colpa alla donna dopo aver mangiato la mela”.
Ma perché non ci si sposa più? Forse per paura di sbagliare e per l’incertezza del futuro. “In realtà tutti vorrebbero sicurezza stabile e una famiglia felice” ma “questa paura di fallire è il più grande ostacolo ad accogliere la famiglia di Cristo”.
Parlare di matrimonio come condizione di perenne felicità non è facile né veritiero. Al giorno d’oggi, sono tante le separazioni e i divorzi che portano alla disgregazione della famiglia. E a pagarne le spese sono i figli, soprattutto gli adolescenti che non riescono a metabolizzare facilmente il cambiamento. “Le vittime che soffrono di più in una separazione sono i figli, e se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame a tempo determinato, inconsciamente per te sarà così”.
Una cultura del provvisorio, secondo Bergoglio, che favorisce la convivenza in sostituzione del matrimonio e che è causata da una sfiducia facilmente comprensibile. Cristianesimo, secondo il Papa, è anche esigenza nel riconoscimento della dignità della donna nel lavoro.
“Perché si dà per scontato che le donne devono guadagnare di meno degli uomini? La disparità è uno scandalo “La colpa è sempre delle donne, povere donne. Dobbiamo difenderle”. Luoghi che, purtroppo, sono sempre più comuni.
di Federica Raccuglia
Scrivi