Lo scorso 20 Marzo è stata la Giornata Mondiale della Felicità e, confermando la classifica del 2018, la Scandinavia si è rivelata essere il luogo dove le persone sono le più felici del mondo.
La classifica 2019
Al primo posto assoluto si è classificata la Finlandia seguita dalla Danimarca e dalla Norvegia per un podio tutto Scandinavo.
Nei primi 10 posti, vanno citati tra gli altri l’Islanda (4° posto), la libera Olanda (5°) e la neutrale Svizzera (6°), seguita da un’altra nazione del Nord come la Svezia (7°).
Chiudono la Top 10 del globo la Nuova Zelanda, il Canada e l’Australia.
Buoni segnali per il Bel Paese che passa dal 47° al 36° posto, comunque lontanissima da alcuni dei paesi guida del pianeta come il Regno Unito (14°), la Germania (16°) e gli USA (18%).
Quali sono i criteri di valutazione?
In molti si sono domandati, al momento della lettura della classifica, quali siano i parametri valutativi applicati.
Alla determinazione delle posizioni del ranking, contribuiscono soprattutto i seguenti fattori: il PIL, il tasso di criminalità, il reddito pro-capite, l’aspettativa di vita, il tasso di occupazione ed il livello di istruzione medio.
Un marchio di fabbrica
E’ facile quindi comprendere per chiunque sia stato qualche volta in uno dei paesi Scandinavi il perché la facciano da padrone in questa classifica.
Parliamo di nazioni in cui a fronte di un livello di tassazione mediamente alto, corrispondono ottimi servizi di welfare, stipendi alti, bassa disoccupazione e un quasi inesistente tasso di criminalità.
Si aggiunge a queste condizioni di contorno, un’economia salda ed una predisposizione naturale ad un corretto bilanciamento tra la vita privata e quella lavorativa.
Le caratteristiche vincenti della Scandinavia
Chi scrive questo articolo, frequenta spesso la Svezia per esigenze professionali e può raccontare ai lettori alcuni elementi di questa cultura.
La scolarizzazione è molto alta ed il numero dei laureati elevatissimo.
I servizi generali principali (trasporti, sanità, supporto alle famiglie, welfare in toto) sono efficienti e permettono uno stile di vita che ha impatti positivi sulla gestione familiare e sullo stesso ambiente.
La cultura dei paesi Nordici sugli aspetti lavorativi è poi sensibilmente diversa da quella dei paesi Occidentali.
La professione è importante al fine del sostentamento familiare e della gratificazione personale ma non deve mai diventare predominante sulla qualità della vita.
Per esempio, rimanere al lavoro dopo l’orario standard, è considerato un elemento di valutazione dei colleghi assolutamente negativo.
L’insieme di questi fattori rendono il vivere nel Nord della nostra Europa gradevole, motivante, gratificante.
Cosa non racconta la classifica della Felicità ?
Considerando i parametri selezionati per la creazione del ranking, è sicuramente possibile dire che nei paesi leader le cose funzionino bene, si avverta un disagio limitato, dove le preoccupazioni quotidiane siano relativamente più basse che altrove.
Nella classifica non sono incidenti tutti quegli altri fattori che potremmo definire “sociali” o “umanizzanti”.
Le condizioni climatiche inclementi per un lungo periodo dell’anno, sono un pesante fardello che può condizionare negativamente comportamenti ed umore degli Scandinavi.
La riservatezza e la minore socialità sono caratteristiche tipiche che da sempre differenziano i rapporti interpersonali di chi vive nei primi paesi della classifica rispetto ai cittadini dei paesi di indole latina.
L’Arte, la tradizione letteraria e la Storia dei Paesi del Nord è inferiore a quella di paesi come la Francia, l’Italia o la Spagna. E’ vero però che la natura sia più rispettata ed amata che non nei paesi Occidentali
Quali suggerimenti ci indica la misurazione?
Insomma, cosa dovremmo portare a casa dall’analisi della classifica sui Paesi più felici ?
I paesi, come l’Italia, che sono risultati indietro nella classifica, devono comprendere che avere avuto una buona e serena qualità della vita nei decenni scorsi, non è sufficiente oggi a produrre serenità nella popolazione.
Se non si migliorano le condizioni a contorno (occupazione, sicurezza, sanità, trasporti, etc…), gli abitanti continueranno a guardare con invidia l’efficienza di quei paesi che guidano la graduatoria.
Questo è uno dei principali motivi che spinge i nostri giovani ad abbondare il paese in cerca di migliore vita.
Allo stesso tempo, molti dei cittadini del profondo Nord dell’Europa passano le loro vacanze proprio in quei paesi come il nostro che, pur essendo indietro nella classifica, garantiscono sole, buon cibo e calorosa accoglienza.
Finlandesi, Norvegesi e Danesi forse non lascerebbero mai le loro funzionali nazioni ma è probabile che vorrebbero importare qualcosa del modo di vivere di quei paesi dove amano trascorrere le loro ferie, per rendere ancora migliore la loro qualità di vita.
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