La lotta alle armi di Obama

192108073-dacafc2c-ddbc-4dac-be27-dc675a903a8fSolo ieri mattina arrivava in Italia la notizia dell’ennesima sparatoria negli Usa: nel parcheggio di un collegio del Kentucky un giovane ha fatto fuoco uccidendo due persone. Poche ore dopo su tutte le televisioni nazionali compariva Obama nell’attesa presentazione delle proposte volte a limitare questo tipo di episodi e garantire un maggiore controllo sulle armi da fuoco.

L’immagine di Obama circondato da un gruppo di bambini ha fatto il giro del mondo: Proteggere i nostri figli è il primo compito di una società e non è un tema che può dividerci. Io amo il mio Paese e voglio che tutti siano felici e si sentano sicuri”.

Obama ha annunciato 23 nuovi decreti per un costo di 500 milioni di dollari. Alcune misure entreranno immediatamente in vigore mentre per altre, in particolare la messa al bando delle armi automatiche e l’introduzione dell’obbligo di controllo sull’identità degli acquirenti, occorrerà attendere il via libera del Congresso.

“Queste saranno riforme difficili – avverte Obama -. Si opporranno lobbisti e politici, che non vogliono perdere consensi e guadagni. Dietro le quinte opereranno perché nulla cambi”, ma allo stesso tempo ricorda come non sia più possibile temporeggiare perché sono già state 900 le nuove vittime dalla strage di Newtown.

Il piano, messo a punto da una task force guidata dal vicepresidente Joe Biden,  prevede, tra le altre riforme, il bando delle armi d’assalto, un controllo a livello federale dei precedenti di chi vuole acquistare un’arma e lo stop della vendita per conto di terzi. Saranno inoltre resi illegali i proiettili perforanti ed i caricatori con più di dieci proiettili. Obama chiede pene più dure per i trafficanti di armi e promette un programma di arruolamento di mille vigilantes armati per le scuole.

Oltre alle norme restrittive il programma prevede anche una campagna informativa sul corretto uso delle armi e sulla loro detenzione in casa. Obama ha inoltre nominato Todd Jones capo dell’agenzia federale per i controllo di Armi, esplosivi, Tabacco e Alcol.

I difensori delle armi continuano a sostenere che il possesso di queste ultime è un diritto sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana, affermazione cui si controbatte affermando che i padri fondatori non avevano certo in mente l’uso delle armi d’assalto.

La National Rifle Association (NRA), potente lobby delle armi Usa, risponde prontamente in una lettera ai suoi iscritti dichiarando che se Obama dichiara guerra alle armi da fuoco “Non è per proteggere i bambini o per fermare i crimini. E’ per vietare le vostre armi” e aggiungono: “Il miglior modo per prevenire sparatorie e massacri è mettere un’arma in mano a più ‘bravi ragazzi'”.

L’ultimo sondaggio della Cnn vede concorde il 55% della popolazione, ma in ben sei stati (Wyoming, Alabama, Missouri, Montana, Texas, South Carolina) la polizia ha già annunciato che non rispetterà i nuovi decreti.

di Redazione

foto: repubblica.it

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