A più di 50 anni dalla sua invenzione, la regina Elisabetta celebra la minigonna e nomina “dama” la sua celebre inventrice Mary Quant. La stilista ottantenne si è detta ”assolutamente felice” per il titolo concesso dalla sovrana che mostra l’importanza nella storia mondiale di un’invenzione che scandalizzò e rivoluzionò allo stesso tempo il mondo.
Sono gli anni Sessanta: inizia la guerra in Vietnam, esplode la Pop Art, Martin Luther King riceve il premio Nobel per la pace e Mary Quant inventa la minigonna. A indossarla è Twiggy: prima top-model teenager ritratta anche dalla neonata macchina Polaroid. Mary Quant dal 1955 aveva aperto nella capitale anglosassone la boutique Bazaar in Kings Road, fondando uno stile giovane, ribelle e democratico che insieme alla Beatlesmania sarebbe stato un elemento chiave della Swinging London. Dopo il 1964 l’abbigliamento femminile non sarà più lo stesso. Le gonne corte imporranno stivali alti di vernice, nuove calze dette collant e una rivoluzione della biancheria. Il processo di liberalizzazione dell’abbigliamento procede rapidissimo, da nude look al “Flower Power”. Cosi l’esplosione del ‘68 con i movimenti di liberazione della donna, forniscono l’ambiente ideale per spingere al massimo la scoperta del corpo femminile. Ci sono volute migliaia e migliaia di gambe al vento, di fischi irriverenti, di commenti insolenti e di donne perseveranti prima che il comune senso del pudore digerisse l’idea della minigonna. Cinquant’anni fa probabilmente non si sarebbe mai immaginato che la minigonna potesse ricevere un riconoscimento così importante come quello assegnato dalla regina, che, con questo gesto, ha ufficialmente mostrato al mondo l’importanza sociale di questo capo d’abbigliamento che ha rivoluzionato per sempre la storia femminile.
di Arianna Orlando
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