La morte di Attilio Manca, il medico urologo, ucciso probabilmente della mafia il 12 febbraio 2004, torna in questi giorni agli onori della cronaca. L’uomo venne trovato morto presso la sua abitazione a Viterbo e secondo i primi esami dell’autopsia, il decesso fu causato da un’overdose di eroina, alcol e barbiturici.
Il caso venne archiviato come suicidio, ma i genitori chiesero di riaprirlo sostenendo che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento alla prostata subito da Bernardo Provenzano presso la clinica “La Ciotat” di Marsiglia. Per l’occasione il medico sarebbe stato contattato dalla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, per unirsi all’equipe francese durante l’intervento del boss.
Dopo la misteriosa morte, i familiari avevano contestato la tesi del suicidio, in quanto il figlio aveva dei fori da siringa sul polso sinistro, ma essendo mancino, avrebbe dovuto iniettare la droga in quello destro, tuttavia la loro versione era stata respinta dall’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, secondo cui ilo boss mafioso sarebbe estraneo alla vicenda.
Dietro insistenza dell’avvocato Repici, l’indagine è stata riaperta nel 2008: adesso è stata nuovamente archiviata.
di Simona Mazza
A seguire il comunicato stampa del presidente A.N.A.AM Stefano De Barba
IN RIFERIMENTO ALLE NOTIZIA APPRESA DA ALCUNI ORGANI D’INFORMAZIONE IN DATA 21 AGOSTO 2013 E RELATIVA ALL’ACCOGLIMENTO DELLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER CINQUE INDAGATI SICILIANI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME), PER LA MORTE DEL DOTT. ATTILIO MANCA AVVENUTA IN VITERBO NELLA NOTTE TRA L’11 E IL 12 FEBBRAIO 2004,
L’A.NA.A.M.
(ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMICI ATTILIO MANCA) NELLA TOTALE CONVINZIONE
CHE LA DECISIONE EMESSA DAL GIP DI VITERBO (NON ANCORA NOTIFICATA TRAL’ALTRO ALLA FAMIGLIA MANCA AL CONTRARIO DEGLI INDAGATI) RISULTI ANTITETICA ALLA VERITA’ STORICA DEI FATTI, ANCORA DEL TUTTO DA ACCERTARE CON CRITERI D’INDAGINI CHE RISPONDANO ALL’OGGETTIVITA’, ALLA PROFESSIONALITA’, ALLA COSCIENZA EDALL’ETICA, CHE SIA STATA PERPRETATA UNA PALESE NEGAZIONE DELLO STATO DI DIRITTO DI QUESTA NAZIONE;CHE LA TESI DELL’OMICIDIO DI MAFIA NELLA MORTE DEL DOTT. ATTILIO MANCA RIMANGA L’UNICA PERCORRIBILE DAL PUNTO DI VISTA STRETTAMENTE GIURIDICO,CHE IL DOTT. ATTILIO MANCA ERA UN RISPETTABILISSIMO UROLOGO NON INCLINE A MODELLI COMPORTAMENTALI CONTRARI ALLA SUA ETICA UMANA E PROFESSIONALE TALI DA INDURLO, ECCELLENTE MEDICO MANCINO RADICALE QUAL ERA, AD INIETTARSI LETALIDOSI DI EROINA NELL’AVAMBRACCIO SX,NELLE FORME E NELLE SEDI OPPORTUNE, CIVILMENTE E DEMOCRATICAMENTE CONTINUERA’ AD ELARGIRE, CON GRANITICA DETERMINAZIONE, SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA MANCA AFFINCHE’ VERITA’ E GIUSTIZIA, IN QUESTO PAESE A DEMOCRAZIA PALESEMENTE INCOMPIUTA, POSSANO RESTITUIRE DIGNITA’ AL DOTT. ATTILIO MANCA, ALLA SUA FAMIGLIA ED A TUTTI I CITTADINI ITALIANI CHE DA ANNI RAZIONALMENTE NON ACCOLGONO ANOMALE ED IMBARAZZANTI RICOSTRUZIONI PROCESSUALI. L’AUGURIO CHE CODESTA ASSOCIAZIONE RIVOLGE AL PAESE – ITALIA SI NUTRE DELLA SPERANZA CHE QUALCUNO PRIMA O POI INIZI AD INDIGNARSI.
IL PRESIDENTE A.N.A.A.M.
Stefano De Barba
foto: livesicilia.it
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