La normalità del male

2014-09-06 01.58.39Riflessioni sulla violenza e sulle parole tipiche della violenza che bisogna trasformare per cambiare la cultura del rispetto e della prevenzione 

La normalità del male ecco cosa spaventa!

La normalità della tolleranza e dell’indignazione, quando le notizie di cronaca denunciano violenze sulle donne/uomini bambine/i.

Violenza fisica psicologica, sembra un seme destinato a crescere siamo tutti vittime dell’indifferenza, un conflitto che verrà a pesare sul futuro in termini di spesa e costi umani .

Proviamo a fare un cammino insieme, educhiamo la testa a ragionare con i ritmi del cuore con un percorso fatto di piccole attenzioni già in età infantile si educa al rispetto alla sensibilità all’ascolto, rispettare anche la rabbia positiva, la rabbia è un sentimento catalizzatore esplosivo, se educata diventa motore cambiamento crescita.

La violenza sulle donne ha radici antiche non c’è stato il tempo per la mediazione, per la crescita individuale e di coppia, la donna ha indossato un abito che porta male le sta stretto, l’uomo è stato spogliato dalla sua corazza (convinzioni) che gli offrivano una sicurezza.

Il silenzio, il mostro lo abbiamo dentro, i fantasmi sono i sensi di colpa anche loro antichi come il mondo.

La donna attraverso la rotondità del suo pensiero, e la capacità di comprendere che dietro ad ogni violenza c’è sempre una lettura sbagliata dei sentimenti, può non solo tutelare se stessa, ma essere promotrice feconda di un nuovo modo di educare un mondo che sembra dominato dal cinismo e la violenza e ridare speranza prima che il disagio diventi una certezza, quella di vedersi sottratta la capacità di diventare donne determinate e ardite, riappropriandosi così del senso dell’esistenza.

di Agata De Nuccio

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