Il colosso mondiale dell’e-commerce ha deciso di sospendere temporaneamente la consegna a domicilio dei prodotti ritenuti non essenziali, con lo scopo primario di tutelare la salute dei clienti e dei dipendenti dell’azienda, sia quelli impegnati in prima persona negli spostamenti della merce, sia quelli occupati nei magazzini. Per ora questa drastica misura è stata adottata solamente in Italia ed in Francia, due dei Paesi al mondo dove l’emergenza Coronavirus è al momento più imponente, anche se chiaramente non è da escludere che nelle prossime settimane tale accorgimento possa essere esteso anche ad altre zone.
Nel comunicato diramato dalla multinazionale di Jeff Bezos viene inoltre spiegato che “questa decisione consente ai dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento”, aggiungendo, allo stesso tempo, come anche nei loro edifici si stiano rispettando con attenzione le norme di distanziamento sociale, in modo da salvaguardare la sicurezza del personale. Per far questo si sta optando per una riduzione, nei magazzini, dei lavoratori occupati contemporaneamente. Nonostante questo possa portare a delle difficoltà pratiche ed organizzative, essi dovranno concentrare i loro sforzi nel garantire l’evasione delle richieste per i beni considerati essenziali.
Alcune eccezioni
Tuttavia, a questo proposito è bene specificare che, almeno per ora, è ancora possibile rivolgersi ad Amazon per acquistare altri tipi di beni, purché questi siano offerti da altri rivenditori, i quali si occupano autonomamente di evadere l’ordine ed organizzare la spedizione, utilizzando di fatto la piattaforma di Bezos soltanto come “vetrina” per i propri prodotti. In questo modo, comunque, i tempi di consegna risultano generalmente più dilatati per i compratori, che non potrebbero in questo caso nemmeno fare affidamento sul servizio di spedizione rapida Prime, riservato ad alcuni tipi di merci gestite direttamente da Amazon.
Altra precisazione da fare è quella relativa agli ordini effettuati dal cliente prima dell’entrata in vigore della direttiva e non ancora ricevuti. In tal caso la consegna sarà regolarmente portata a termine con le modalità ed i tempi previsti al momento della richiesta di acquisto formalizzata dall’utente sulla piattaforma, ovviamente compatibilmente con il carico di lavoro a cui sono sottoposti in queste settimane impiegati e corrieri, peraltro tenuti a privilegiare le numerose spedizioni di beni essenziali per le famiglie in quarantena.
I beni non interessati dalla sospensione delle consegne
Di seguito le categorie di prodotti considerati “essenziali” e per le quali resta perciò garantita la spedizione a domicilio ai clienti:
- cibo e generi alimentari
- cibo e prodotti per animali
- forniture industriali e scientifiche
- prodotti e apparecchiature per la salute
- prodotti per la cura della casa come detersivi e saponi
- prodotti per la cura della persona
- prodotti per bambini
Restano dunque fuori alcuni tra i settori che, solitamente, fanno registrare il maggior volume di acquisti, come ad esempio l’elettronica ( Tv, smartphone, elettrodomestici ecc.) oppure l’abbigliamento, ma anche arredamento ed accessori. In tal senso, per quanto riguarda i prodotti non essenziali, Amazon ha informato del blocco anche le numerose aziende cinesi che utilizzano il più importante sito di e-commerce del pianeta per vendere i loro prodotti in Europa.
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