La Strage degli Innocenti, testimonianze pittoriche di Pittori Minori in area lombarda

DSC_0659Nei vangeli è Matteo che ricorda l’episodio della Strage degli Innocenti: “Allora Erode, vedendosi deluso dai Magi, s’irritò grandemente e mandò ad uccidere tutti i bambini che erano in Betleem e in tutti i suoi dintorni…”.

La Strage dei Innocenti, considerati i primi santi martiri a causa di Cristo, non è un soggetto molto gettonato dal punto di vista della rappresentazione pittorica o scultorea. Certo non mancano gli esempi dei grandi maestri, ma nelle nostre chiese non è molto frequente.

La più conosciuta nelle nostre zone è forse quella del Sacro Monte di Varallo nella XI cappella dipinta dai fratelli G. Battista e G. Mauro della Rovere, detti i Fiamminghini, corredata da statue fatte dai plasticatori di area lombarda nell’ultimo decennio del XVI secolo.

Più decentrata è l’opera del 1605 di Domenico Caresana nel Santuario della Madonna della Misericordia di Gallivaggio, pala d’altare della cappella dedicata all’infanzia di Gesù, che illustra sulle pareti laterali e sulla volta, gli episodi della Circoncisione, della Presentazione al tempio, della Fuga in Egitto e del Riposo durante la Fuga.

Datato 1726 è l’affresco presbiteriale di Giulio Quaglio nella chiesa parrocchiale di S. Giuliano a Stazzona, pittura del periodo della maturità dell’artista intelvese, dipinto in area molto decentrata e conosciuto quasi esclusivamente dagli studiosi del pittore.

Pure sconosciute al grande pubblico sono le raffigurazioni dei fratelli Pozzo di Valsolda nella chiesa di S. Martino in Castello di Valsolda, datata 1600 e quella di Giovan Battista Discepoli nella cappella della Natività in S. Rocco a Lugano, del 1622.

Sono interpretazioni che hanno in comune un movimento vorticoso e un cromatismo marcato, dove il dolore delle madri è urlato coi gesti, dove non compare il sangue ed Erode, il responsabile dell’atroce eccidio, guarda beffardo e quasi incredulo per non esser stato capace di eliminare il Bambino.

di R.F.T.

DSC_0711

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.