Tour de France: la ‘strana’ vittoria di De Gendt

indexSi correva ieri una delle frazioni più attese del Tour de France, il cui esito è stato però inficiato dal caos organizzativo, definito da molti “scandaloso“, il quale ha costretto Froome a percorrere alcuni tratti di salita di corsa.

La tappa numero 12

prometteva un alto tasso di spettacolo, quella che si concludeva sul Mont Ventoux. Il gigante della Provenza aveva però un arrivo insolito, accorciato di 6 km per i problemi in vetta dovuti al forte vento che soffiava fino a 120 km/h: non a caso si chiama “Monte Ventoso“.  Solitamente infatti, per le forti raffiche, il traguardo è una semplice linea bianca come agli albori del 900, per l’impossibilità di montare strutture in sicurezza, anche se questa volta il rischio era veramente troppo elevato. Sin dai primi chilometri, una numerosa fuga prendeva il largo: al suo interno  De Gendt, Lindeman, Chavanel, Coquard, Vanmarcke, Teklehaimanot, Pauwels, Greipel, Navarro. La fuga conquistava un vantaggio a tratti enorme sfiorando i 20 minuti, per poi ridursi a poco più di 7 minuti quando a 10 chilometri dalla conclusione iniziava l’ascesa del Ventoux. I primi  a rompere gli indugi furono Greipel e Vanmarcke, i quali, con due attacchi distinti, tentarono di fare selezione,  ma le loro gesta vennero rimontate ed i due furono costretti a concedersi uno stacco notevole.

1894036-39876569-640-360

Nel gruppo maglia gialla,

si accese la lotta per la classifica generale, con Froome che a 3 chilometri dalla conclusione piazzava una prima accelerata delle sue, costringendo Quintana ad alzare bandiera bianca e vedendo Porte come unico ciclista capace di resistere all’attacco del britannico. La fuga, invece si era ridotta, a  soli tre elementi: Pauwels, De Gendt e Navarro, quest’ultimo riuscito a rientrare dopo momenti di difficoltà.

Al traguardo

La lotta per la vittoria vide De Gendt allungarsi negli ultimi 500 m: l’atleta della Lotto Soudal piazzava la stoccata vincente conquistando una delle tappe più prestigiose di questo Tour. Al secondo posto Pauwels, mentre terzo giungeva l’esausto Navarro. Froome,  intanto nelle retrovie, proseguiva il suo forcing, seguito soltanto da Porte e da Mollema, mentre Valverde si mise Quintana a ruota nel tentativo di limitare il suo momento di crisi.

Il colpo di scena clamoroso avvenne quando una moto inchiodò a causa dei numerosi tifosi che bloccavano la carreggiata, causando  la caduta di Mollema,Porte  e Froome.  I tre ciclisti rimasero momentaneamente senza le due ruote costringendo Froome, prima di avere il cambio tecnico, a percorrere qualche metro di corsa.  A fine tappa era forte il nervosismo della maglia gialla (ma non solo) dato che per via dell’incidente accomulò un forte ritardo, perdendo la leadership della classifica generale. In realtà, il malumore fu condiviso dalla maggioranza dei ciclisti, i quali incolpavano l’organizzazione di non aver contenuto i tifosi che hanno, letteralmente, invaso le strade causando molti problemi al passaggio degli sportivi.

Il commento e il verdetto

tour_de_france_2016_froome_resta_in_maglia_gialla_per_decisione_della_giuria_14_luglio_2016

Eloquenti le parole di Fabian Cancellara, forse il più rispettato in gruppo: ”Quello che è successo oggi è stato uno scandalo, condizooni di sicurezza totalmente assenti, spero che l’ultimo verdetto sulla corsa non sia stato ancora emesso”. Seguono le parole di molti dei protagonisti, soprattutto quelli direttamente coinvolti per via dell’incidente con la moto, poichè accumularono ritardi pesanti.

Dopo quasi 30 minuti di attesa, la giuria emise il verdetto: nel tentativo di riparare ai danni causati dalla mala organizzazione, Froome sarebbe stato accreditato con lo stesso tempo finale di Mollema e Porte, che non erano rimasti appiedati, salvando così la maglia gialla. La decisione venne ben accettata, ovviamente, da Froome, anche se, a denti stretti e sottovoce, traspariva da alcuni avversari l’insoddisfazione per questa misura riparatoria che per molti doveva essere considerata alla stregua di un normale incidente di gara. Perciò,  Froome sarebbe dovuto essere accreditato con il suo reale tempo di arrivo.

La giuria ha così deciso in quanto non vi sono regole che disciplinano queste occasioni: si agisce, dunque, in base al principio del buon senso e del mea culpa, riposizionando il britannico al comando della classifica generale, con 46” di vantaggio su Yates e 57” su Mollema.

La tappa odierna

La tappa prevista per la giornata odierna è la cronometro e vede proprio in Froome il favorito, principe indiscusso, in cui probabilmente il ciclista del team Sky sfodererà una prestazione galattica al fine di mettere tutti a tacere ed iniziare a chiudere i giochi con circa 9 giorni di anticipo.  Anche se l’imprevedibilità del ciclismo è nota…

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.