Ormai da giorni la telenovela su Garcia allenatore della Roma riempie il gossip dei social network, amplificato dalle note radio romane.
Garcia resta, Garcia sarà esonerato, è un “mantra” che sta destabilizzando l’ambiente romanista già di suo mai tranquillo.
Certo il gioco della Roma non è quello che tutti si aspettano, e anche i risultati al momento sembrano non essere quelli previsti.
Eppure Garcia ha riportato la Roma ai livelli Top del calcio italiano con due secondi posti mancando forse un risultato quello della Coppa Italia da molti giudicato (forse troppo facilmente) alla portata della Roma.
Troppi sembrano dimenticare come l’AS Roma quattro anni fa rischiava il fallimento dopo l’era Sensi, e solo con gli investitori americani è riuscita a ristabilire un certo equilibrio economico. I risultati a ben guardare si vedono visto che con l’assetto societario consolidato, due secondi posti e la possibilità di giocare per due anni di seguito in Champion League non sono da buttare via.
Qualche dubbio lo si può esprimere sulle campagne acquisti, troppo legate al bilancio, con un continuo cambio di giocatori che certo non ha consolidato l’ossatura della squadra (vedi per esempio la difesa che in tre anni è cambiata continuamente e non certo in meglio).
Un altro elemento che sta destabilizzando profondamente l’ambiente è quello della presenza del tifo nella Curva Sud, che da sempre è stato il punto di forza nelle partite in casa.
La chiusura di alcuni spazi, il divieto di cambiare posto, i DASPO dati a pioggia dalla Questura, hanno ulteriormente invelenito l’ambiente del tifo romanista, che si sente ormai defraudato di un ruolo importante nel sostegno della squadra, disertando ormai costantemente lo stadio.
Una partita come Roma Milan è sempre stata negli anni una delle partite più importanti del campionato, al di fuori delle posizioni in classifica delle due squadre, e vedere l’Olimpico semideserto non è stato certo un buon segnale.
E’ evidente la frattura tra i tifosi e la squadra che viene subissata di fischi e non più sostenuta come una volta.
La colpa di tutto questo ricade tutta sul povero Garcia, che viene dato ormai per sicuro partente.
Si dice sempre, che questo è il destino degli allenatori, che pagano comunque colpe anche non loro. Se sarà cosi anche in questo caso vedremo chi sarà il sostituto e se riuscirà a fare meglio.
Quello che sembra mancare alla Roma è una responsabilità manageriale “sul campo”, troppo lontana la proprietà, e non è chiaro chi debba seguire le vicende della squadra da vicino e quanta responsabilità abbia.
Si resta in attesa di quello che succederà nei prossimi giorni, l’unica cosa sicura è che non finiranno le polemiche e la confusione.
di Gianfranco Marullo
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