L’allarme doveva rientrare alle 23 di oggi ma è stato posticipato alle 24 di domani mentre in Toscana continua a piovere ed il presidente della Regione chiede l’intervento dell’esercito.
Fin da ieri la situazione si è mostrata essere particolarmente critica nella zona di Massa Carrara dove sono state evacuate oltre 200 persone e diverse famiglie sono rimaste al buio e senza acqua potabile .Oggi tutte le scuole sono rimaste chiuse mentre il sindaco invita tutti i cittadini di Carrara a non bere l’acqua potabile se non dopo bollitura. L’acqua è riuscita anche ad abbattere lo storico muraglione anticarro costruito nel 1944 dai tedeschi e facente parte della Linea Gotica, una enorme massa di fango ha invaso i campi retrostanti e 40 case sono state evacuate.
Molte strade della zona hanno subito danni, una coppia è stata salvata dopo che la loro auto era stata travolta dalla furia dell’acqua. La zona di Aulla è rimasta senza acqua, luce e gas in seguito al danneggiamento delle condutture. Ulteriori danni sono stati registrati nella provincia di Lucca dove gli spalti delle mura urbane sono stati allagati dall’esondazione del canale Priscilla. In Liguria è stata risparmiata Genova ma sono state evacuate un centinaio di persone in tutta la provincia di La Spezia. L’allerta è tuttavia rientrata nel pomeriggio di domenica.
Venezia si è trovata a fronteggiare una marea di 149 cm, secondo il Centro maree la sesta di questa grandezza dal 1872.
La situazione peggiore si registra invece oggi in tutto il Sud della Toscana, in particolare la provincia di Grosseto dove è stato anche rinvenuto il cadavere di un uomo travolto dall’acqua mentre si trovava in auto in seguito al cedimento del manto stradale.
Ad Orvieto è esondato oggi il fiume Paglia, diverse famiglie sono state evacuate e le scuole sono rimaste chiuse.
Molti i disagi alla linea stradale ed autostradale: è chiusa la statale Aurelia in entrambe le direzioni tra Albinia e Grosseto sud, chiuso il casello di Orvieto dell’Autosole e sospesa la circolazione dei treni tra Grosseto e Orbetello da stamattina.
A Roma sono state chiuse le banchine del Tevere, la cui onda di piena dovrebbe arrivare nel pomeriggio di domani, mentre a Firenze nel pomeriggio di oggi è stata convocata l’unità di crisi. Le previsioni fanno ben sperare per le prossime ore.
di Redazione
foto: ilcittadinoonline.it
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