Soltanto quarantotto ore dopo le celebrazioni dell’Immacolata Concezione, giunge la festa della Madonna di Loreto, nota per il suo Santuario marchigiano denominato “Lourdes Italiana”, luogo d’eccellenza del pellegrinaggio mariano ove la Vergine Lauretana, madre di Gesù, ha compiuto i suoi miracoli avvolti nel mistero della traslazione “volante”. Alla cosiddetta “Madonnina di Loreto”, piccolina e di colore scuro anche per effetto del fumo dei ceri e delle lampade a olio (come quasi tutte le antiche icone) è infatti dedicata proprio il 10 dicembre,
Questa giornata rievoca la liturgia della vita di Maria: nel grande Santuario di Loreto si rinvengono i resti della sua Santa Casa di Nazareth, nella quale la Madonna è nata e cresciuta e, soprattutto, nella quale ha ricevuto l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele, che – insieme all’Immacolata Concezione e la Resurrezione di Cristo – è uno tre dogmi della religione cristiano – cattolica.
Nella stessa casa, sarebbe cresciuto anche suo figlio Gesù; da qui l’immensa importanza della sua liturgia.
Da allora, infatti, prima i dodici apostoli e poi i numerosi discepoli consacrarono quella piccola casa trasformandola in chiesa, celebrando all’interno di essa i misteri della fede fino a quando il popolo di Galilea e di Nazaret abbandonò la fede in Cristo, accogliendo quella di Maometto.
E qui giunge la risposta alla vera domanda che è: ma come ha fatto ad arrivare la Santa Casa da Nazareth fino a Loreto?
La Festa della Venuta (si definisce anche così) evoca proprio quella notte tra il 9 e il 10 dicembre in cui un corteo di Angeli la trasportò fin lì, tant’è che la tradizione vuole l’accensione di fuochi per rischiarare questa notte miracolosa.
Ma prima di giungere a Loreto, secondo l’interpretazione liturgica, questo trasporto mistico della Santa Casa, che avvenne tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C., ebbe una tappa interlocutoria: la casa sarebbe stata posata, nel 1291, in Schiavonia nei pressi di un castello chiamato Fiume, ove però la Madonna non venne onorata in maniera soddisfacente. Da lì, tre anno dopo, venne nuovamente traslata dagli Angeli e, attraversando il mare, fu portata in una selva nel territorio di Recanati, di proprietà di una gentildonna di nome Loreta che poi diede il nome al prezioso Santuario, raggiungibile percorrendo la Strada Lauretana, uno dei “cammini” religiosi più rinomati della nostra penisola.
Nel Santuario, costruito negli anni per contenere la Santa Casa, nascono le Litanie lauretane che sono le suppliche recitate alla fine del Rosario e che sono diventate le preghiere più popolari dedicate alla Madre di Gesù, i cui numerosi miracoli, anche recenti, l’hanno resa celeberrima.
Sulla base di questo leggendario evento, consolidato da più di 800 anni e sostenuto dalla tradizione di tanti pontefici che ne hanno apprezzato il culto, Papa Benedetto XV elesse ufficialmente la Beata Vergine di Loreto come “Patrona di tutti gli aeronautici”.
Il fascino indiscusso di questa storia ha ispirato la diffusione del nome di questa preziosa Madonna, quindi tanti auguri di buon onomastico a tutte le persone di nome Loreta, Loredana, Laura e Lorenza.
Foto di Laurentiu Adrian Cretu da Pixabay
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