Sono passati veloci questi 50 anni da quel 20 Luglio 1969: lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11, un evento che ha cambiato il mondo!
Il momento storico e il ritardo dalla Russia
Gli anni precedenti allo sbarco erano stati davvero duri per l’ambiente astronautico Americano.
La Russia sembrava essere molto avanti nel suo programma spaziale: dopo i primi esperimenti con gli animali, nel 1961 il volo di Yuri Gagarin era stato considerato una pietra miliare dell’esplorazione spaziale!
La reazione degli USA fu immediata e John Kennedy ordinò di fronte al Congresso una accelerazione tale da portare un Americano sulla Luna entro la fine del decennio. Vennero stanziati 40 miliardi di dollari a tale scopo.
Il Programma Apollo e gli eroi USA
La riscossa USA sarebbe quindi passata per il programma Apollo e la NASA ne sarebbe stata la cabina di regia!
Nei primi anni ‘60, anche gli USA iniziarono a spedire astronauti in missioni orbitanti intorno alla terra.
Il programma Apollo durò dal 1961 al 1975 e venne frenato da gravi incidenti come l’incendio che avvolse l’Apollo 1 sulla rampa di lancio (Gennaio 1967), causando la perdita di 3 astronauti.
Altro stop avvenne dopo l’esplosione che impedì all’Apollo 13 di poter scendere nel suolo lunare nel 1970.
Fu però con l’indimenticabile missione dell’Apollo 11 che il 20 Luglio 1969 l’America rese possibile all’uomo di posare per la prima volta il piede sul nostro satellite! L’eco fu globale e gli Stati Uniti si ripresero lo scettro.
Gli astronauti di quell’equipaggio divennero per sempre Eroi Nazionali: Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin fornirono al mondo intero una delle emozioni più indimenticabili della storia!
Quel piccolo passo per l’uomo, grande per l’Umanità
Grande era l’attesa in quel Luglio di mezzo secolo fa.
Chiunque sia stato quel giorno davanti alla televisione, in ogni angolo del mondo, ricorda ancora oggi l’emozione di quelle voci e di quelle immagini con il loro fascino in bianco e nero!
In Italia fu la voce di Tito Stagno a informarci dell’avvenuto allunaggio in una trasmissione dove lo stupore e l’incredulità erano palpabili.
E agli uomini di quella generazione e a tutte quelle che si sono succedute, Neil Armstrong regalò una delle frasi più famose e più significative di sempre: ‘un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’Umanità‘!
A questa frase, quello che è forse l’astronauta più famoso di sempre, pensava da tanto tempo, se è vero come riportano le cronache che l’aveva anticipata al fratello durante una partita di Risiko prima della missione.
Era un sogno che si avverava, l’abbattimento di una barriera psicologica immensa, l’affermazione di una nuova supremazia sulla Russia ed il coronamento di quel sogno iniziato dalle parole di Kennedy del 1961.
Dopo i 3 eroi dell’Apollo 11, altri 9 uomini hanno avuto la possibilità di calpestare il suolo lunare : 12 soli esseri umani nei 50 anni della storia dei viaggi nello spazio!
Il periodo degli Shuttle e delle esplorazioni
Dopo il 1975 e la conclusione del progetto Apollo, ci fu un periodo di pausa in cui le potenze mondiali hanno sviluppato percorsi diversi.
Per l’America iniziò la fase degli Space Shuttle, i primi velivoli spaziali riutilizzabili con essere umani a bordo.
Gli Shuttle iniziarono i loro voli nel 1981 e vennero fermati definitivamente nel Luglio del 2011. Nei loro 30 anni di missioni, gli Shuttle hanno celebrato 135 lanci, di cui 2 tragicamente falliti.
Furono le catastrofi delle missioni della navicella Challenger del Gennaio 1986 (7 astronauti morti) e quella della Shuttle Columbia del Febbraio 2003 (altri 7 astronauti deceduti) a sancire la fine di questa fase spaziale.
In effetti, sulla falsariga di quanto fatto nel 1961 da Kennedy, anche George W.Bush lanciò un nuovo programma denominato Constellation allo scopo di inviare nuovamente astronauti sulla Luna entro il 2020.
Fu Obama, poco tempo dopo il suo insediamento, a cancellare Constellation.
Anche altre nazioni, in aggiunta alla Russia e agli Stati Uniti, si sono messe alla prova nelle esplorazioni spaziali.
Lancio di satelliti scientifici e commerciali, sonde inviate a studiare il Sole, i Pianeti del Sistema Solare, Asteroidi e Comete. Tutto questo è stato possibile grazie agli investimenti di Cina, Giappone, Germania, India ed Israele.
Di particolare rilievo è poi l’esperienza della Stazione Spaziale Internazionale ISS (acronimo di International Space Station), una base orbitante posta tra i 330 ed i 410 Km dalla superficie terrestre. E’ una base estesa oltre 100 metri a cui partecipano le agenzie spaziali Russe, la NASA per USA, l’agenzia Europea ESA, la Giapponese JAXA e la Canadese CSA-ASC.
La ISS è in funzione dal 2000 e rimarrà in utilizzo fino al 2024.
I nuovi sogni cosmici dell’Umanità e le donne
Quali sono i sogni neanche troppo segreti dell’Umanità per il futuro dei viaggi nel cosmo ?
La ricerca di pianeti fuori dal sistema solare che abbiano la possibilità di ospitare l’uomo, sbarcare su Marte, avviare il canale del turismo spaziale per tutti coloro che vorranno e potranno permetterselo.
Un’altro degli obiettivi suggeriti da molte riviste scientifiche (vedi l’ultimo numero del National Geographic), è poi l’incremento della partecipazione femminile nelle missioni spaziali.
Si perché gli studiosi del settore, hanno più volte ribadito che le donne sono dal punto di vista fisico che psicologico sono più adatte ad affrontare lunghe missioni spaziali!
Eppure, dall’inizio dei voli, le astronaute donna sono state circa 60 mente i colleghi uomini sono stati 10 volte tanti! La parità dei sessi deve diventare una realtà anche al di sopra dell’atmosfera terrestre!
I festeggiamenti per i 50 anni dal 20 Luglio 1969
Nel nostro Paese così come in tutto il mondo, si preparano quindi i festeggiamenti per i 50 anni dallo sbarco sulla Luna.
Mille i convegni e le serata con il naso all’insù ad osservare il nostro satellite, fedele compagno di viaggio, sono state annunciate ovunque.
La viva speranza è che questa spinta emotiva si trasformi anche in una spinta verso nuovi obiettivi e nuove emozioni spaziali!
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