Le “distrazioni” di Biden a Borgo Egnazia

G7 Biden

Il vertice del G7, che si è tenuto a Borgo Egnazia (frazione di Fasano) in Puglia dal 13 al 15 giugno, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra i leader delle principali economie mondiali, quelle di Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito. Hanno partecipato ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati ed organizzazioni internazionali invitati dalla presidenza di turno. A questo incontro ha partecipato, per la prima volta, un pontefice: Papa Francesco. 

Tuttavia, l’attenzione non si è concentrata solo sui temi globali, dove i leader hanno dimostrato compattezza e decisione, ma anche su Joe Biden e le prossime presidenziali USA.

Joe Biden

Durante la cerimonia delle bandiere, che includeva un’esibizione paracadutistica della Brigata Folgore, il presidente degli Stati Uniti si è momentaneamente “distratto“, allontanandosi dal gruppo dei leader, episodio che ha sollevato interrogativi riguardo alla sua salute fisica e mentale. Joe Biden ha 82 anni e, durante il suo soggiorno in Italia, ha dato segni di essere decisamente affaticato.

Sin dal suo arrivo in Puglia, il Presidente americano è parso stanco ed infatti ha dovuto ridurre alcuni degli impegni previsti, tra cui la cena con il presidente italiano, Sergio Mattarella. Questo ha intensificato le speculazioni sulla sua capacità di sostenere un secondo mandato presidenziale: le elezioni americane, fissate per il 5 novembre 2024, lo vedono concorrere con l’ex presidente Donald Trump.

Ma cosa dicono i sondaggi?

Un’indagine condotta da ABC News/Ipsos mostra un elettorato letteralmente spaccato a metà: Biden è al 46% e Trump al 45%. Una differenza irrilevante. Considerando altri candidati come Robert F. Kennedy Jr., Cornel West e Jill Stein, Trump raccoglie il 42% e Biden il 40%, con Kennedy al 12%, West al 2% e Stein all’1%.

Joe Biden affronta la competizione elettorale con la sua popolarità in calo: la maggior parte degli elettori ritiene che la situazione economica sia peggiorata sotto la sua presidenza. Inoltre, l’81% degli intervistati crede che sia troppo vecchio per un secondo mandato. Tuttavia è apprezzato per le sue posizioni su aborto e assistenza sanitaria, mantiene il sostegno dell’establishment democratico e viene visto come più onesto (nonostante il procedimento di impeachment proposto da alcuni legislatori repubblicani) e affidabile rispetto a Trump.

Di contro, Trump (78 anni) è considerato migliore di Biden nella gestione dell’economia, della sicurezza e della politica estera.

Le nuove preoccupazioni sullo stato di salute dell’attuale leader potrebbero, però, influenzare il voto degli indecisi, rendendo il contesto elettorale più incerto rispetto alle elezioni precedenti.

A favore di Biden potrebbero giocare i numerosi problemi legali del tycoon. Giudicato colpevole di trentaquattro reati di falsificazione di documenti aziendali, oltre che del tentativo di nascondere la storia di sesso con la pornostar Stormy Daniels, Donald potrebbe finire dietro le sbarre per quattro anni. Altri giudizi lo vedono imputato per aver cercato di influenzare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, per aver tentato di alterare i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali nello stato della Georgia in modo da ribaltare l’esito generale, e per aver conservato documenti governativi riservati nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.

Il magnate ha fatto tesoro della bufera mediatica, definendosi “prigioniero politico”. 

Insomma, la condanna potrebbe rivelarsi un’arma a un doppio taglio per la sua campagna presidenziale: se da un lato potrebbe aiutarlo a consolidare il sostegno tra i suoi fedeli sostenitori, che vedono queste indagini come persecuzione politica, dall’altro potrebbe costituire un ostacolo per attirare elettori moderati e indecisi, preoccupati per la sua idoneità a ricoprire nuovamente la carica presidenziale.

Politiche a confronto 

Biden si concentra sull’economia, difendendo politiche che mirano a sostenere la classe media e a ridurre le disuguaglianze economiche. Trump, noto per il suo successo come imprenditore, promuove politiche economiche che mirano a favorire il settore privato e ad abbassare le tasse.

Riguardo alla politica estera Biden insiste sul sostegno all’Ucraina e critica l’azione israeliana, mentre Trump è meno interventista e più concentrato sugli interessi nazionali degli Stati Uniti.

Quanto al tema dell’immigrazione, rimane una questione spinosa, con posizioni radicalmente diverse tra i due candidati: Trump continua a sostenere politiche restrittive sull’immigrazione, mentre Biden ha affrontato critiche per la gestione del flusso migratorio al confine con il Messico.

Trump vs Biden delicato confronto 

In definitiva, entrambi i candidati sono in una posizione delicata: Biden dovrà dimostrare la sua capacità di guidare il Paese e di mantenere un’impegnativa agenda di impegni, rassicurando gli elettori sulle sue condizioni di salute. Trump dovrà, invece, affrontare le implicazioni politiche delle indagini e far sì che non compromettano il suo sostegno elettorale. Questi fattori contribuiranno a definire il clima elettorale del 2024, influenzando l’orientamento degli elettori e l’esito finale delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Una sola cosa è certa: le elezioni saranno un remake di Usa 2020: una situazione che non si verificava dal 1956, quando Dwight Eisenhower sconfisse nuovamente Adlai Stevenson.

Foto di Dwinslow3 da Pixabay

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