Le maglie degli Europei 2012 potrebbero essere tossiche

maglie-tossiche-300x225

Da uno studio commissionato dall’Organizzazione europea dei consumatori (Beuc) risulta che le divise ufficiali e le casacche messe in commercio delle nazionali che prenderanno parte alla manifestazione contengono “livelli allarmanti di sostanze chimiche”, specialmente su colletto e maniche.

“Il piombo – ha segnalato la Beuc – un metallo pesante, è presente nelle maglie di Italia, Spagna, Germania, Ucraina, Russia e Francia”. Portogallo e Olanda giocheranno con maglie contenenti nichel. Il nonilfenolo, che può danneggiare il sistema endocrino ed è vietato nelle acque reflue a causa del suo effetto dannoso per l’ambiente, è stato trovato nelle maglie di Spagna e Italia. Per quella del paese ospitante, la Polonia, dovrebbe anche essere vietata la vendita nei negozi perché contengono un composto organico a base di stagno, usato per prevenire l’odore di sudore, in dosi più elevate rispetto al limite legale. I composti organostannici possono essere tossici per il sistema nervoso.

 “La legislazione europea sulle sostanze chimiche – ha commentato Monique Goyens, direttore generale del Beuc – è inadeguata a vietare l’uso di sostanze pericolose nei prodotti di consumo. La prossima revisione del regolamento Reach, che disciplina l’impiego delle sostanze chimiche, offrirà ampie opportunità all’Ue di passare all’offensiva contro i prodotti chimici nocivi”.

La prima a rispondere alle accuse è stata Puma, sponsor della nazionale italiana. La maglia dell’Italia è accompagnata da un certificato Oeko-Tex 100, che attesta la piena conformità agli standard Oeko-Tex, secondo i quali i prodotti non sono nocivi per la salute. Nonostante questo Puma ha avviato un test sulla casacca azzurra presso un laboratorio indipendente.

Oltre che per i calciatori che le indosseranno, l’allarme dell’associazione è scattato anche per i tifosi e comuni collezionisti che acquistano le maglie. I calciatori in pratica indossano la stessa maglia al massimo un paio di volte ed i problemi possono essere limitati. Per i tifosi è diverso, fra una partita di calcetto o un match allo stadio il numero di volte in cui viene indossata aumenta esponenzialmente ed i danni possono essere elevati. Senza considerare che poi l’invenduto in qualche modo va smaltito, e quindi i problemi per l’ambiente possono essere  gravi. L’OCU (Organización de Consumidores y Usuarios) consiglia di lavare sempre i capi prima di utilizzarli in modo da eliminare eventuali residui di lavorazione. Inoltre, in caso di irritazioni durante l’uso, si deve pretendere la sostituzione.

Data la pericolosità delle sostanze, Altroconsumo ha inviato una segnalazione al Ministero per lo Sviluppo Economico.

Matteo Testa

foto:  calcio.fanpage.it

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.