“Tu l’hai mai cercato Gesù, Gump?”
“Dovevo cercarlo? Non lo sapevo”
Per quanto il sarcasmo di Forrest Gump fosse dettato da uno sfizioso distacco dalla realtà, rappresenta al meglio quella capacità di ironizzare con profonda semiserietà e con tanto cinismo meglio nota, appunto, come sarcasmo.
Può piacere ma anche imbarazzare, può divertire ma anche annoiare, in certi casi può addirittura affascinare. L’arte dell’ironia pungente (perché si, di arte si tratta) unisce e divide allo stesso tempo, passeggiando di continuo sul confine tra l’esagerazione e l’anonimato.
Or dunque, sarcastici di tutto il mondo, appassionati imitatori del Groucho di Dylan Dog, proprio voi che siete in grado con le vostre freddure farcite di cultura pop di lasciare sui volti dei vostri interlocutori un’espressione a metà tra la sorpresa, lo schifio e l’accennato sorriso; si, proprio voi: siete delle persone intelligenti! E a dirlo non siete voi stessi, nel tentativo di coprire col termine “genialità” le più disparate e indicibili battute. No, a dirlo è la scienza.
La ricerca, pubblicata dal magazine Smithsonian e ripresa dall’Huffington Post, attesta, senza possibilità di replica, che esiste una forte, fortissima connessione tra il sarcasmo e l’intelligenza. In parole povere, chi fa sarcasmo allena costantemente il proprio cervello, esegue esercizi di ginnastica mentale. Innanzitutto, dice ciò che è l’opposto della realtà. Esempio: definire umile Ibrahimovic è sarcasmo allo stato puro. Di conseguenza, per usare e comprendere il sarcasmo non bisogna solo essere consapevoli della realtà ma anche di quello che manca al contesto che ci circonda. Il magazine suddetto spiega: “L’ironia impone al cervello di pensare alle parole oltre il loro significato letterale, capendo che chi parla potrebbe voler dire qualcosa di completamente opposto rispetto alle parole che pronuncia”.
Il sarcasmo, quindi, sforza e rafforza la mente. Se fai sarcasmo, insomma, hai una maggiore concezione della realtà, sei un passo avanti agli altri. Albert Katz della University of Western Ontario rileva che nei soggetti sarcastici c’è un’elevata attività elettrica a livello neurologico: si ragiona e si elaborano i concetti in maniera più veloce.
Insomma, si può finalmente sfatare un tabù vecchio quanto il mondo: l’ironia è anche intelligenza.
Il sarcastico per eccellenza, però, sa bene che non tutti capiranno il suo sarcastico sarcasmo. O meglio, potranno capirlo solo altri sarcastici dall’intelligenza superiore che usano sarcasmo per le loro sarcastiche battute: non lo trovate sarcastico?
di Antonio Fioretto
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