Stranezze sessuali unitevi!
Le disquisizioni sul sesso e l’esplorazione della sessualità, sono viste come tabù in diverse parti del mondo, poiché ritenute “contrarie” ai valori tradizionali.
Ma svariati rituali e credenze ancora in vigore in diverse parti del mondo, raccontano un’altra storia sull’atteggiamento nei confronti del sesso.
Il Festival di Pon celebra l’adulterio
L’Indonesia è nota per essere il paese a maggioranza musulmana più popolato al mondo e, considerando questo, sembra piuttosto bizzarro che nel paese esista un rituale che incoraggi il sesso extraconiugale.
Eppure, un festival che coinvolge rapporti sessuali tra sconosciuti, sembra dipingere un quadro molto diverso.
L’evento di cui parliamo è il Festival del Pon, che si tiene 7 volte l’anno.
Per l’occasione, i partecipanti salgono a Gunung Kemukus, un santuario islamico in cima a una collina sull’isola di Giava.
Il rituale prevede l’offerta di preghiere e fiori presso la tomba di Pangeran Samudro, uno dei figli di un re giavanese del XVI secolo e della sua matrigna Nyai Ontrowulan.
I partecipanti devono poi lavarsi in una sorgente sacra e trovare lo sconosciuto con cui fare il “tango orizzontale”, sette volte ogni 35esimo giorno, per completare il rituale.
Unico dettaglio: il partner deve essere sempre lo stesso.
Questa tradizione, stando a un mito locale, porterebbe fortuna alla coppia. Una versione della storia dice infatti che, avere rapporti extraconiugali nei pressi della tomba del principe e della matrigna, porti fortuna.
Cerimonie pubbliche di masturbazione nell’antico Egitto
L’antico Egitto aveva una vera e propria fissa per la masturbazione.
Secondo la leggenda, il dio egizio Atum avrebbe creato l’universo dopo l’eiaculazione.
“Ho avuto l’unione con la mia mano, e ho abbracciato la mia ombra in un abbraccio d’amore; Ho versato il seme nella mia bocca e ho fatto uscire da me stesso una prole nella forma degli dei Šw e Tfnt” recitava Atum.
Si diceva anche che il flusso del Nilo fosse collegato al numero di volte in cui il dio aveva eiaculato.
Per questo motivo, durante l’annuale festa di Nim (la festa della fertilità), i faraoni dell’antico Egitto si masturbavano cerimonialmente nel Nilo, assicurandosi che il seme scorresse con la corrente.
A seguire, anche gli altri uomini ripetevano il rito, credendo che il seme avrebbe permesso al Nilo di benedirli oltre che a garantire un raccolto abbondante.
Insomma, per gli egiziani la masturbazione era una pratica giusta per gli dei.
Stranezze sessuali in Nuova Guinea: il rito della “bevuta dello sperma”
La tribù Sambia in Papua Nuova Guinea pratica la strana usanza della “bevuta dello sperma”.
Si tratta di un rituale in cui si celebra il passaggio alla virilità.
Esso inizia quando un ragazzo ha un’età compresa tra 6 e 10 anni e prevede 6 fasi.
Per diventare un uomo, e in sostanza un “guerriero“, a questi giovani viene insegnato come distaccarsi dalle loro madri e dalle donne che li circondano, come mezzo per dimostrare che possono vivere senza di loro e dimostrare la loro mascolinità.
Gran parte dell’iniziazione e della formazione è caratterizzata da ciò che alcuni hanno ritenuto altamente erotico e sessuale.
Nelle prime fasi, un bastone appuntito di canna viene inserito profondamente nelle narici del ragazzo fino a farlo sanguinare copiosamente. I ragazzi vengono anche presentati ai guerrieri più anziani che “copuleranno” con loro per farli crescere.
Inoltre, l’atto di eseguire la fellatio e l’atto di ingerire lo sperma sono visti come parte integrante della virilità.
Secondo la credenza Sambia, il seme di un uomo possiede infatti lo “spirito maschile”, che i ragazzi potranno raggiungere attraverso l’ingestione di seme.
Sempre in Papua Nuova Guinea, le ragazze della tribù Trobriander, hanno i primi rapporti sessuali all’eta di sei anni.
Mangaia, sesso con le donne mature
Nell’isola di Mangaia, (Oceano Pacifico meridionale), i ragazzi intorno ai 13 anni fanno sesso con donne anziane che insegnano loro i dettagli dell’atto e le posizioni migliori per compiacere le loro partner.
Gli insegnamenti includono anche trucchi per migliorare le prestazioni, durare più a lungo e tecniche di autocontrollo.
I genitori mangaiani inoltre incoraggiano le loro figlie ad avere esperienze sessuali con diversi uomini, in modo che possano trovare un coniuge a loro congeniale.
Antica Grecia: la pederastia non rientra tra le stranezze sessuali
Per gli uomini della Grecia, civiltà notoriamente misogina, il piacere sessuale non dipendeva dal genere.
Gli uomini preferivano giacere con i ragazzi, di cui ammiravano soprattutto le belle natiche.
Usavano inoltre una serie di intrugli fatti per migliorare le prestazioni sessuali.
Uno di questi, un mix di miele e pepe macinato, veniva spalmato sul pene per un’erezione duratura.
I greci usavano anche una pianta indiana che si diceva provocasse potenti erezioni strofinandola sui genitali. Alcuni greci affermavano di aver raggiunto l’apice dodici volte sotto l’influenza della pianta, mentre alcuni indiani affermavano di averlo raggiunto fino a 70 volte.
Mogli “condivise” in Himalaya
In alcune tribù nepalesi e tibetane dell’Himalaya, i fratelli condividono la moglie per tutto l’arco della vita matrimoniale.
La poliandria non è praticata solo in questa regione, ma è anche accettata come parte della tradizione e della cultura, in quanto compatibile con specifiche sfide geografiche.
In un paese dove c’era poca terra coltivabile, la pratica della poliandria ridurrebbe infatti il numero di eredi, perché una donna ha più limiti biologici sul numero di figli che può avere rispetto a un uomo. Così, la terra rimane all’interno della stessa famiglia, indivisa.
Il fratello maggiore di solito domina la famiglia, sebbene tutti i fratelli siano, in teoria, partner sessuali uguali della moglie condivisa e i figli sono considerati condivisi.
Il numero di mariti non è definito, o limitato.
Questa usanza venne abolita a Lagash, una città sumera, intorno al 2300 a.C.
Almeno dovranno fare i conti con una sola suocera!
Stranezze sessuali nell’Austria rurale: Mele al gusto di ascella sudata
Questa pratica alquanto inusuale si tiene nell’Austria rurale.
Qui le donne ballano mettendo delle fette di mela sotto le ascelle.
La loro speranza è quella di trovare un uomo che mangi un boccone alla fine della notte.
Il rituale risale al 19° secolo e consente alle donne di catturare il loro “profumo sessuale”.
Se l’uomo gradisce l’odore, addenta la fetta di mela “macerata”, per esprimere la sua attrazione.
Il senso di questa usanza?
Superare la naturale ripugnanza, indica che l’uomo non prova alcuna repulsione sessuale per la prescelta.
Cambogia: opzione “soddisfatti o rimborsati”
Nel profondo della regione di Ratanakiri, in Cambogia, c’è una tribù chiamata Kreung, nota per le sue capanne dell’amore.
Destinate alle ragazze tra i 13-15 anni, le capanne in bambù si trovano lontano dalla casa di famiglia, in modo che le fanciulle possano socializzare e sperimentare il sesso liberamente.
Le ragazze possono avere più fidanzati alla volta nella loro capanna. La violenza sessuale è rara. Lo stupro è inesistente.
I ragazzi non sono aggressivi (è stato insegnato loro che il loro comportamento rispettoso nei confronti delle ragazze influenzerà il bestiame delle loro famiglie) e lasciano che siano le ragazze a comandare.
In pratica, le adolescenti possono dormire con uomini diversi finché non trovano quello giusto.
A costruire le capanne sono gli anziani della famiglia, che evidentemente applicano, senza conoscerlo, il format pubblicitario occidentale del “soddisfatti o rimborsati”.
Haiti: stranezze sessuali e rito religioso
Secondo gli abitanti di Haiti, fare sesso rende felice la dea dell’amore Erzulie e inonda la loro vita matrimoniale di pace e amore.
Per questi motivi, ogni anno a metà luglio, i pellegrini della fede vudù di Haiti entrano nella cascata di Saut d’Eau, situata a nord della capitale Port-au-Prince.
Qui, uomini, donne e bambini si spogliano senza paura di essere giudicati e si strofinano con le foglie sotto i getti d’acqua che cadono, per purificarsi davanti allo spirito. Poi inizia la danza sessuale.
Ai riti partecipano anche i cattolici, che pregano la Vergine Maria nella chiesa del paese.
Bambini spioni alle Isole Marchesi
Nelle Isole Marchesi (Polinesia francese) in passato i bambini erano ammessi nella camera da letto mentre i genitori facevano l’amore.
Addirittura ai bambini era vietato distogliere lo sguardo fino alla fine. Si credeva infatti che guardare i genitori fare l’amore, avrebbe insegnato ai figli tutte le responsabilità sessuali verso i propri coniugi quando sarebbero diventati maggiorenni.
Sesso senza amore nell’India centrale
Nell’India centrale, i giovani della tribù Muria, nell’area Naxal di Bastar (Chhattisgarh), praticano un rito prematrimoniale che esclude qualsiasi tabù sessuale.
Attraverso il rito, i tribali celebrano l’amore e il diritto di scegliere i partner.
Il sesso si consuma in una capanna fatta di bambù o fango, il Ghotul. Sia i ragazzi che le ragazze vengono mandati al Ghotul quando compiono 10 anni.
Qui sono liberi di fare quello che vogliono, con il suono dei tamburi in sottofondo e non vi è alcun divieto di avere rapporti sessuali con tutti i partner che i ragazzi e le ragazze desiderano, finché non trovano il loro partner ideale.
Cosa curiosa, per evitare la gravidanza le ragazze bevono un liquore naturale come contraccettivo a base di erbe.
Sesso con le mutande: roba da irlandesi
Vabbè che il vedo non vedo è intrigante, ma riesce difficile immaginare di fare sesso senza togliere l’intimo. Eppure, a Inis Beag, una comunità cattolica irlandese su un’isola al largo della costa del Connemara, accade.
Il motivo?
A Inis Beag, la sessualità è vista come dannosa e vergognosa, quindi i bambini sono coperti fin dalla tenera età, si cambiano in segreto o sotto le loro coperte, e i loro genitori puliscono solo le parti esposte delle braccia, delle gambe e del viso.
Allo stesso modo, l’allattamento al seno è raro, se non tabù, nella comunità.
Ai bambini non è permesso vedere le persone nude, per nessun motivo.
Stranezze sessuali al Festival del furto di mogli in Africa
Durante il Festival annuale di Gerewol, gli uomini della tribù Wodaabe la “tribù più vanitosa del mondo” del Niger, nell’Africa occidentale, cercano di conquistare le mogli di altri uomini.
Per farlo, si vestono per la sera utilizzando paillettes viola, rossetti sgargianti, conchiglie, perline, penne, piume e altri accessori accattivanti. Poi ballano tutta la notte, in file e in cerchio seguendo i ritmi tradizionali.
Per partecipare al Gerewol, le ragazze devono avere le mestruazioni prima del festival.
Quando sceglie l’uomo, si fa sesso nella boscaglia.
E poi?
Se una donna si lascia impressionare e accetta di vivere con l’uomo, può sposarlo e rimane per un anno fino all’arrivo del nuovo festival. La loro relazione è considerata legale. E se una donna sposata rimane colpita da un altro uomo, è libera di andare con lui e suo marito non può fermarla.
Matrimonio “a tempo” iraniano. Più stranezze sessuali di così
In Iran, una giovane coppia può richiedere un “matrimonio temporaneo”.
Pensato per facilitare e santificare i rapporti sessuali, la concessione del matrimonio temporaneo è stata però oggetto di controversie negli ultimi quattro decenni.
In pratica, la coppia paga per una breve cerimonia che include un contratto scritto che indica il tempo per il quale rimarrà sposata. Una volta fatto, i coniugi possono vivere come marito e moglie e possono giudicarsi a vicenda.
Addio divorzi!
Foto di David Mark da Pixabay
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