Il portavoce dei ribelli contro il regime di Gheddafi ha comunicato che Sirte, città di nascita del Colonnello, è in mano ai pro-democratici. L’informazione deve, però, essere presa con le pinze; un giornalista della Bbc ha riferito, infatti, che la città è ancora sotto il governo di Tripoli e che ieri si sono verificate 9 potenti esplosioni nella città. La tv araba Al Jazeera ha accennato ad una battaglia in corso tra ribelli e fedeli a Gheddafi a 140 chilometri da Sirte. I ribelli, però, hanno conquistato un importante traguardo prendendo il controllo dei principali terminali petroliferi nell’est del Paese e sembrerebbe che le truppe del colonnello si siano ritirate dalla parte occidentale. Tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto delle forze internazionali. La sera prima è stato approvato un piano da parte dei paesi europei, che prevede il coordinamento di tutte le operazioni in Libia da parte degli alleati. Alla Nato spetta la difesa dei civili e delle aree del Paese minacciate. Il portavoce del Governo libico a Tripoli ha riferito che la coalizione colpisce i civili innocenti, ignorando il mandato stabilito dall’Onu.
di Redazione
Foto: networkedblogs.com
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