Vincere con il San Marino, in amichevole, evidentemente ha fatto male alla Nazionale azzurra di Cesare Prandelli che, gasata di un ottimismo inspiegabile, dopo una settimana pareggiava 0-0 contro la Repubblica Ceca, salvandosi a più riprese, e poi esordiva con un 2-2 nell’antipasto dell’imminente Confederations Cup, impattando contro Haiti.
Haiti? Sì, Haiti: la squadra vicecampione d’Europa non riesce a battere la selezione caraibica nel test d’ingresso dell’appuntamento internazionale che si svolgerà prossimamente in Brasile, non dando prova di una grande condizione fisica, commettendo anche pesanti sbavature in alcune zone nevralgiche del campo.
La gara di Rio de Janeiro si sblocca subito dopo 19’’ con Giaccherini che rientrerà nella storia per il gol più veloce di sempre realizzato da un calciatore e dalla Nazionale azzurra. Gilardino sembra in serata perché prima segna, ma è in fuorigioco, poi invece si vede fermare dal palo.
Nel secondo tempo è l’altro juventino, da poco entrato, Marchisio a siglare il 2-0 che sembrerebbe chiudere i conti contro i calciatori caraibici. Prandelli butta nella mischia anche Balotelli sperando di rimpinguare il risultato. Invece Haiti non molla perché non vuole fare la vittima sacrificale: e così, grazie ad un calcio di rigore realizzato da Sauriel, gli haitiani diminuiscono lo svantaggio. Nel finale l’Italia commette ancora un errore grossolano: lasciare che Peguero, con un diagonale, freddasse il portiere Marchetti per il 2-2 finale.
Prandelli è furioso. Dopo gara acceso nello stadio del Vasco da Gama per la selezione azzurra visto che il c.t. azzurro ha avuto parole pesanti sulla prestazione dei suoi: “Sapevamo di non essere in forma e che avremmo potuto rischiare qualcosa ma commettere certi errori equivale ad una brutta figura. Spero soltanto che questo risultato faccia scuotere in noi la voglia di riscatto già dalla prima gara della Confederations”.
di Francesco Curreri
foto: Ansa
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