Il libro come “terapia”, il libro come ponte verso una vita nuova, la lettura contro la ludopatia. Leggere, patrimonio ineguagliabile. E’ notizia di questi giorni, in Toscana. Dopo il successo dell’iniziativa pistoiese, applicata nei mesi scorsi, il modello vincente ed interessante viene replicato anche a Viareggio; così i libri combattono la ludopatia.
La “ludopatia”, come noto, non è solo un fenomeno sociale negativo ma una vera e propria malattia. Rende incapaci di resistere al gioco d’azzardo ed alle scommesse, di ogni tipo.
Nello storico Bar Nazionale di Pistoia da qualche mese, al posto di due slot machine, ci sono scaffali pieni di libri. L’iniziativa di Alessandra Vannetti, titolare del locale, ha destato stupore ma anche grande sostegno in città tanto che un efficace passaparola e lo scambio dei libri, così come la quantità di volumi e scaffali, ha permesso di far aumentare libri, classici, libri per bambini, che hanno ora occupato tutta una parete.
“Di slot machine ce n’erano solo due, siamo sempre stati un po’ contrari, riferisce la titolare Alessandra parlando della sala che ormai ospita la “Biblioteca dell’Amicizia” (così è stata ribattezzata) ed era da tempo che le volevamo togliere. Considerato che a casa siamo tutti lettori. Ho dunque pensato di andare all’Ikea, prendere un piccolo scaffale e mettere al posto delle macchinette alcuni libri”.
L’iniziativa ha appassionato i clienti abituali e con i mesi successivi è cresciuta fino a coinvolgere sempre più persone: “questa idea è piaciuta tanto, penso che la cultura debba essere libera e alla portata di tutti. Qui vicino, nella comunità montana, ci sono dei gruppi di “elfi” (persone che vivono a stretto contatto con la natura sull’Appennino pistoiese), e tra di loro c’è un ragazzo, che viene qui con diversi bambini – abbiamo anche libri per i più piccoli – e in questo modo riesce a far leggere ragazzini che non sempre avrebbero la possibilità di acquistare libri.”
E’ stato poi chiesto alla titolare del bar se economicamente fosse stato difficile rinunciare alle slot machine, punto nevralgico di domanda per altri locali e bar che volessero imitare e creare precedenti importanti anche in altre zone d’ Italia : “Le slot machine negli anni ci hanno sicuramente aiutato a pagare l’affitto e ci hanno sostenuto perché in questi anni il commercio non è andato sempre allo stesso modo, ma abbiamo deciso comunque di toglierle perché ci eravamo scocciati. C’erano due persone che venivano sempre, un ragazzo e un anziano, erano in difficoltà, ci rimettevano soldi e non ci piaceva questa situazione”.
Si voleva, dunque, dare un segnale forte per combattere l’impulso del gioco “perverso”, che può portare a dei veri e propri rovesci finanziari, rovinare completamente i rapporti tra coniugi e familiari, comportare la perdita del lavoro e sviluppare una dipendenza da droghe o alcool, fino al suicidio. E’ una condizione molto seria che può rovinare completamente la vita di una persona.
Sul fenomeno della ludopatia si registrano ripetuti interventi legislativi da parte del Parlamento, fondati sull’esigenza di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, di contrastare il crimine organizzato ed eventuali frodi e di salvaguardare minori e soggetti più deboli.
La regolamentazione del gioco distingue i giochi vietati da quelli consentiti; per questi ultimi occorre ottenere un’apposita concessione o autorizzazione
Comuni e Regioni si sono attivati. Numerosi Comuni sono però ancora senza “strumenti” nella lotta contro il gioco d’azzardo; sarebbe auspicabile nelle amministrazioni ancora mancanti, presentare e votare all’unanimità documenti che contengano le linee guida comuni per contrastare e affrontare compatti questa gravissima problematica, senza colori politici , soltanto per il bene comune della popolazione.
Un plauso quindi a questa titolare del bar di Viareggio che ha creato un bellissimo precedente ed un’idea molto originale per contrastare il gioco d’azzardo. L’importanza socio-culturale della lettura, il caso di dirlo, una grande arma per il futuro.
di Alessandra Paparelli
Nella foto Alessandra Vannetti, titolare del Bar Nazionale di Pistoia: iltirreno.gelocal.it
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