Verona è una delle maggiori città d’arte d’Italia, per le sue ricchezze artistiche e archeologiche; seconda città del Veneto per numero di abitanti, posta sul fiume Adige ai piedi dei monti Lessini, è considerata la capitale dell’amore travagliato (come ricorda il brano di Panella e Cocciante).
I primi insediamenti abitavi (preistorici) – favoriti dalla presenza del fiume (che esce dai monti e si estende sulla pianura) – nacquero tra Ponte Pietra e la collina di San Pietro, lungo la via del sale e dell’ambra (direzione Germania).Divenne città romana nel 49 a.C., con conseguente realizzazione di mura, strade e fognature (evento ricordato con un’incisione sulla Porta dei Leoni).
La città ha una conformazione articolata e complessa; tuttavia, la divisione tra parte romana e parte moderna (fino alla metà dell’Ottocento) è segnata da due opere murarie: da un lato le mura romane che contornano il nucleo storico della città, tra Porta Borsari, Porta Leoni e le Mura di Gallieno; dall’altro lato la c.d. circonvallazione interna, con fortilizi rinascimentali, completati sotto il dominio austriaco. Nella Verona antica il colore rosso dei mattoni dei palazzi gotici – dal forte impatto visivo – è mitigato dall’utilizzo sapiente dell’antico marmo romano.
La nuova urbs marmorea dal bianco lastricato di Piazza delle Erbe (con la centro la fontana di Madonna Verona) è composta di parti provenienti dalle antiche terme romane.
Il ponte Pietra è il più antico ponte di Verona, l’unico rimasto di epoca romana (sopravvissuto a diverse alluvioni, fu fatto saltare durante la guerra dai tedeschi in ritirata, e ricostruito ricomponendo le pietre recuperate dal letto del fiume).Il teatro romano venne costruito nel I secolo a.C., ai piedi del Colle San Pietro, sulla riva sinistra dell’ Adige. È uno dei teatri meglio conservati del nord Italia; fa parte del percorso del museo archeologico di Verona, è spazio teatrale e sede dell’estate teatrale veronese sin dal 1948.
L’anfiteatro Arena (l’Arena di Verona) è uno dei due simboli della città: grande fabbricato dell’architettura romana, l’Arena è uno degli anfiteatri antichi di migliore conservazione (grazie anche ai restauri eseguiti fin dal ‘500).
L’altro indiscusso simbolo di Verona è “Romeo e Giulietta”, i protagonisti della famosa tragedia che l’autore scelse di ambientare nella Verona medievale. È anche grazie all’inglese William Shakespeare (che scrisse l’opera tra il 1594 e il 1596), quindi, se Verona è una città conosciuta nel mondo: lui non la visitò mai, ma la conobbe attraverso gli scritti di Luigi di Porto e Matteo Bandello, che lo ispirarono per la sua opera più famosa. Verona è sempre stata convinta che la storia fosse autentica (come attestato anche da George Byron, tra a fine del ‘700 e l’inizio dell’800), al punto che vennero anche identificati i luoghi dove si svolse: il primo a essere “riscoperto” fu la tomba dei due amanti, individuato (già alla fine del ‘500) in un sepolcro vuoto in marmo rosso veronese presso un convento (molti personaggi noti, nei secoli, vi si recarono a rendere omaggio ai due amanti). Inoltre venne più volte sistemata la casa di Giulietta, identificata in una casa medievale in via Cappello, non distante dalla centrale Piazza delle Erbe. È uno dei luoghi di maggiore attrazione turistica per Verona: il cortile della casa è sempre molto affollato, così che vi sono stati aperti numerosi negozi di ricordini.
Ma Verona è molto altro. In sintesi: Piazza Bra (la più grande di Verona, con marciapiede in marmo rosa, avvolge eleganti palazzi); Porta Borsari (un tempo la porta di ingresso alla città dalla via Postumia); Piazza delle Erbe, sovrasta l’area dell’antico Foro romano, è il più antico ritrovo della città); Piazza dei Signor, nota anche come piazza Dante per il monumento al “sommo”, dalla quale è possibile scorgere una serie di perle cittadine); Castelvecchio e il Ponte Scaligero(reggia e fortezza, castello del 1354, oggi è sede di un prezioso museo); Basilica di San Zeno (tra le più alte espressioni del romanico in Italia, con la facciata, in tufo e marmo, dal grande rosone circolare decorato con sei statue (che alludono alla ruota del destino).
(Verona, P. Panella – R. Cocciante, Album “Romeo e Giulietta”, Boventoon Ltd., 2007)
Foto di mingchen J da Pixabay
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