Nel XII secolo, la provincia di Al-Andalus era il crocevia di idee filosofiche, in cui il pensiero musulmano ebreo si intrecciava in una danza intellettuale straordinaria. Tra gli eruditi, spicca Moses ben Maimon, noto come Maimonide, un gigante della filosofia ebraica. La sua storia si dipana tra le terre di Al-Andalus, l’attuale Spagna, e l’Egitto, dove cercò rifugio dalle persecuzioni. Scopriamo il personaggio immergendoci nel cuore del misticismo ebraico
Maimonide e i segreti rabbini perduti
La visione del filosofo Maimonide (1138- 1204) fu plasmata da una rinascita neo-aristotelica, un movimento che trovò terreno fertile tra alcuni pensatori musulmani ebrei. Tuttavia, egli aggiunse il suo tocco distintivo, seguendo gli sviluppi della falsafah musulmana (filosofia della conoscenza della comprensione) e immergendosi nella corrente filosofica di Al-Fārābī e Avicenna.
Il suo capolavoro, “La guida dei perplessi,” scritto nel 1191, fu un catalizzatore di cambiamenti epocali nella storia del pensiero ebraico.
Parliamo di un’opera teologica, intrisa di neoaristotelismo e influenze platoniche, che divenne il faro di una nuova era nel misticismo ebraico.
Combinando metafisica, fisica, logica e psicologia neoaristotelica con la teologia e l’esoterismo, il filosofo presentava la sua opera come un’interpretazione dei segreti rabbinici perduti.
Cosa che diede vita a dibattiti accesi e duraturi tra gli studiosi ebrei e influenzò profondamente forme élitistiche della fede sin dall’inizio del XIII secolo.
Maimonide e il misticismo intellettuale: tra realtà e trascendenza
L’impatto della “Guida dei perplessi” di Maimonide, sebbene presentata appunto come una sorta di “vademecum”, si rivela come un enigma.
A primo acchito, apre evidente la mancanza di sistematizzazione dell’opera. Ma in realtà, l’enigma è presto spiegato. Quella del filosofo fu una scelta intenzionale, tipica dell’esoterismo, con la sua necessità di celare visioni potenzialmente considerate eterodosse.
In secondo luogo, fu dettata dal timore delle persecuzioni subite dal neoaristotelismo, dottrina che, proprio nello stesso periodo, suscitava avversità tra gli studiosi musulmani e cristiani.
La vera rivoluzione tuttavia si deve cercare nel tentativo di introdurre un cambiamento radicale nell’ebraismo.
Il filosofo abbracciò infatti una comprensione naturalistica del cosmo, un universo organizzato con leggi costanti.
In aggiunta, pose l’accento sulla sapienza divina, introducendo un concetto di natura (ṭevaʿ) derivato dall’arabo ṭabīʿah. Questa prospettiva, in linea con alcune forme di filosofia greca, ridefinì il ruolo della volontà divina, posizionando la saggezza divina al centro dell’interesse tra i suoi seguaci.
Il misticismo intellettuale di Maimonide
Nell’ambito dell’antropologia, Maimonide elevò l’attività intellettuale a un ruolo sublime, identificandola quasi con quello del profeta. Da qui, la stesura di tredici principi di fede: un tentativo di educare le masse, unendo la dimensione intellettuale di Dio, della natura e dell’uomo.
La comprensione noetica della realtà, la ricerca di un denominatore comune tra Dio, la natura e l’uomo, generò quindi una nuova dinamica di pensiero. La de-antropomorfizzazione di Dio, la svestizione della natura e l’idealizzazione dell’attività intellettuale umana crearono un quadro unificato, un “contesto gestaltico”.
Parliamo cioè di una visione olistica delle cose, in cui la consonanza tra vari aspetti della realtà e la possibilità di vita umana attiva si fondono in un continuum di intelletto che permea ogni livello dell’esistenza. Me veniamo ai principi della fede.
I tredici principi della fede (dal Pirush Hamishnayot di Maimonide)
- La Fede indivisibile: Maimonide, nel suo Credo, affermava con fede assoluta l’unicità e la guida del Creatore;
- Unicità incorporea: il Creatore, secondo Maimonide, è incorporeo, privo di proprietà materiali e irriducibile a qualsiasi somiglianza fisica. Questa concezione sfida le percezioni antropomorfiche, aprendo la porta a una visione più spirituale e universale del Divino;
- Il Primo e l’Ultimo: il filosofo proclamava che il Creatore è il Primo e l’Ultimo, abbracciando l’eternità e la completezza dell’Essere Supremo. Una visione che trascende il tempo e invita alla riflessione sulla continuità e sulla grandezza della creazione;
- Il culto unico: il Credo di Maimonide stabiliva in modo inequivocabile che solo al Creatore è giusto rivolgere le preghiere. Cosa che sottolinea la centralità di un legame diretto tra l’essere umano e la sorgente divina;
- Profeti e Profezia: la fede nei Profeti e nella Profezia è un pilastro del sistema di credenze di Maimonide. Mosè, nella sua guida, emergeva come il capo dei Profeti, un ponte tra l’umano e il divino;
- La Torah inalterabile: la convinzione che la Torah di Mosè rimarrà invariata e mai sostituita sottolinea la stabilità e la sacralità di questa fonte di saggezza divina;
- Conoscenza divina: Maimonide sosteneva che il Creatore conosca ogni azione e pensiero umano, un’onniscienza che si riflette nella Sua grandezza e nel nostro legame con Lui;
- Giustizia divina: la fede nella ricompensa per coloro che osservano i comandamenti e la punizione per coloro che li trasgrediscono era, secondo l’autore, una testimonianza della giustizia divina che governa il mondo;
- L’Attesa del Messia: la convinzione nella venuta del Messia permeava il Credo di Maimonide, un’aspettativa radicata nell’ottimismo e nella speranza, anche quando la sua venuta può sembrare lontana;
- Risurrezione dei morti: la fede nella risurrezione dei morti, al momento voluto dal Creatore, sottolineava la ciclicità della vita e la connessione tra il terreno e il trascendente;
- La ricerca di Dio nella natura: la contemplazione della natura è un mezzo per percepire il divino. Le leggi costanti della natura diventano i fili che collegano l’intelletto umano ai poteri intellettuali superiori;
- La trasformazione del concetto di Dio: la visione di Dio è naturalizzata e universalizzata, rendendo Dio intimamente correlato alle leggi permanenti della natura. Questa trasformazione implica una teologia meno volontaristica, con l’accento sulla comprensione delle costanti della natura piuttosto che sugli interventi miracolosi;
- Il Concetto di intelletto agente: è un concetto centrale, che collega l’attività intellettuale umana a una forma di attività intellettuale ideale, riflessa nella divinità. Questa connessione unifica la comprensione di Dio, degli intermediari divini e dell’attività intellettuale umana in un continuum di pensiero.
Alla ricerca della Verità esoterica
Ma qual è il significato della guida? Il poeta, invitava praticamente a immergersi nelle “religioni” di due Mosè – il figlio di Amram e il figlio di Maimon.
Due entità apparentemente separate, entrambe chiamate “ebraiche“, che sottintendono una connessione implicita tra il Mosè biblico e il Mosè filosofo: una sorta di ponte tra il tradizionale e il misticismo razionalista.
Fattori che fecero storcere il naso ai buona parte dei cabalisti, per lo meno ai puristi, soprattutto in merito ai cosiddetti Sitrei Torah, i “segreti della Torah”.
“Spetta a ogni illuminato nascondere ciò che gli è stato rivelato riguardo ai principi generali dei segreti della Torah, e ancor più dei suoi dettagli, alla moltitudine dei nostri saggi, ancor più a tutti gli altri ignoranti“- si legge in un passo.
Il cabalista Joseph ben Shalom Ashkenazi, in contrasto con Maimonide, ad esempio, criticò aspramente l’idea dell’unione dell’intelletto con Dio, vedendola come uno scherzo per plagiare le menti religiose.
Altri invece sposarono il suo pensiero.
Stesso discorso per la naturalizzazione della religione, che generò anche l’articolazione di punti di vista opposti, specialmente tra i cabalisti teosofico-teurgici, che erano più particolaristi rispetto al precedente pensiero ebraico.
Unico dato certo è che Maimonide riuscì a polarizzare i campi concettuali all’interno delle élite ebraiche europee del XIII secolo. Un dibattito che ancora oggi divide i pensatori.
Fonte: Abramo Abulafia, Introduzione a Mafteaḥ ha-Ḥokhmot.
Nella foto, di 7753727 da Pixabay , il monumento a Maimonide a Cordoba
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