Ancora importanti novità nell’ambito delle Neuroscienze. Lo studio è stato pubblicato il 19 settembre 2014 sull’autorevole rivista PNAS (Proceedings of the National Accademy of Sciences) guidati dal professore di Biochimica Janet Shaw, presso la University of Utah School of Medicine (Salt Lake City).
Assieme a questa ricercatrice hanno partecipato allo studio altre università come il Dipartimento di Neurologia del Michigan ed il Dipartimento di Biologia della Kyushu University (Japan). Come già scritto, in nostri precedenti articoli, è importante osservare come queste ricerche siano spesso multicentriche, con la compartecipazione e collaborazione tra le Università di tutto il mondo.
Cosa hanno osservato i nostri neuroscienziati? Lo studio è stato effettuato sui topi. Quando ai mitocondri, organelli della cellula, viene impedito di muoversi lungo gli assoni ( cavi elettrici) della cellula nervosa, si possono sviluppare problemi neurologici.
Ma cosa sono esattamente i mitocondri? I mitocondri sono organuli presenti nel citoplasma di tutte le cellule animali (matrice) a metabolismo aerobico e nelle cellule eucariote vegetali. Mancano solo nelle cellule procariotiche, cioè i batteri, dove le funzioni respiratorie vengono espletate da proteine enzimatiche contenute nella membrana cellulare e nelle sue invaginazioni, dette mesosomi. I mitocondri sono gli organelli addetti alla respirazione cellulare, costituiti da sacchette contenenti enzimi respiratori. Sono costituiti da due membrane: la membrana interna e la membrane esterna; lo spazio fra queste due membrane è detto spazio intermembrana.
Lo spazio delimitato dalla membrana interna è detto matrice mitocondriale; la membrana interna si estende nella matrice formando delle pieghe dette creste mitocondriali che contengono molecole cruciali per la produzione di ATP a partire da altre molecole. (fonte Wikipedia). Insomma i mitocondri sono delle centrali elettriche della cellula e senza l’energia da loro prodotta i neuroni morirebbero in breve tempo.
Dunque i ricercatori hanno scoperto che la distribuzione inadeguata dei mitocondri lungo gli assoni e lungo il midollo spinale giocherebbe un ruolo importante nello sviluppo delle malattie neurodegenerative. Infatti quando i neuroscienziati hanno impedito la migrazione dei mitocondri nei neuroni nei topi, questi hanno sviluppato problemi neurologici.
Una ricerca pioneristica che lascia spazio a qualche reale speranza di poter affrontare in futuro in maniera più idonea la diagnosi e la terapia delle malattie neurodegenerative come ad esempio la SLA ( Sclerosi Laterale Amiotrofica). Ancora una cosa non chiara ai ricercatori di questo studio è se il difetto neurologico si verifica perché i mitocondri non sono sempre al posto giusto oppure perché non funzionano perfettamente. Si attendono nuovi studi a riguardo. Avanti così Neuroscienze.
Dr. Gherardo Tosi
Psicologo – Psicoterapeuta
00152 Roma
E. mail: tosighe@libero.it
Foto: webalice.it
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