Un detto dice “Se ami qualcuno, lascialo andare”. Se questo è vero, l’Italia deve proprio amare tanto le sue eccellenze, così dopo Olivetti, Barilla, Eni, Ducati (Germania), Lamborghini (Germania) abbiamo corso il rischio di lasciare andare anche la Ferrari.
Marchionne tuttavia, all’indomani della nomina ai vertici del Cavallino, ha assicurato che la Ferrari “è nata e morirà italiana”, mantenendo autonomia all’interno del gruppo ed evitando di essere quotata in borsa scorporando il brand con l’Ipo, anche se la decisione finale spetterà al cda Fiat. L’attuale vertice ha precisato “non c’è nessuna quotazione in agenda. Sono 10 anni che lo dico”. E’ stato altresì confermato il tetto di 7.000 Ferrari all’anno e l’intenzione di non produrre un suv del Cavallino.
Stando a queste parole dunque, la Ferrari non si dovrebbe aggregare dunque a Maserati e Alfa Romeo. La “La Ferrari è una realtà a sé. Non deve essere inserita in nessun polo del lusso. E’ una cosa unica, tutto quello che dobbiamo fare è conservare tutto quello che deve essere confermato” ha detto Marchionne.
Eppure il rischio è sembrato quanto mai vicino. “La Ferrari è oramai americana” disse qualche tempo fa Luca Cordero di Montezemolo in risposta alla massima di Marchionne: “nessuno è indispensabile”(riferita agli insuccessi sportivi del Cavallino negli ultimi sei anni). Da allora i due non hanno fatto altro che battibeccare “Quando sono arrivato io la Ferrari non vinceva da vent’anni, non soltanto da sei”, aveva replicato Montezemolo
Adesso improvvisamente i due cercano di sdrammatizzare “Ci siamo sopportati bene per dieci anni”, dice ironicamente Marchionne, mentre Montezemolo, parla della “fine di un’epoca”.
Come detto, Luca Cordero di Montezemolo lascerà dopo 23 anni la Ferrari e proprio Sergio Marchionne sarà il nuovo presidente. “La Ferrari – dice Montezemolo-insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita. Prevedevo di andare via a fine 2015 ma siamo di fronte a una svolta epocale ed è giusto che ci sia un’unica regia. E poi comunque ci sarà meno stress, avrò più tempo per la mia famiglia, andrò a prendere mio figlio a scuola”.
Montezemolo si è poi rivolto ai giornalisti con una battuta di spirito dicendo “mi mancheranno le vostre cazzate”. Immutata le posizioni contrattuali dell’amministratore delegato Amedeo Felisa e degli altri top manager.
Il passaggio di consegne avverrà il 13 ottobre e la magra liquidazione ammonterà a 27 milioni di euro. Montezemolo non potrà svolgere attività in società concorrenti fino a marzo 2017.
Marchionne, durante la conferenza stampa a Maranello, ha anche parlato di ciò che a sta a cuore ai tifosi “si deve tornare a vincere perché è nel nostro Dna. Vincere in pista non è qualcosa di negoziabile, siamo capaci di farlo”, anche questo sarà un anno difficile. Marchionne ha poi aggiunto ” io credo nella gestione sportiva di questa azienda e speriamo di vincere l’anno prossimo”.
Intanto i mercati rispondono speculando sull’apparentemente remota possibilità di creare un polo dell’auto di lusso (Ferrari, Maserati, Alfa Romeo) da quotare- Oggi il titolo a Piazza Affari è indietreggiato dal massimo intraday a quota 7,925 euro. Comunque guadagna ancora un +1,30% a 7,795 euro
di Simona Mazza
foto: motorinolimits.com
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