Immaginate una calda giornata di fine luglio a Napoli, la linea surreale del Vesuvio sovrasta i tetti dei palazzi e si estende fino al mare. È una voce che arriva da lontano, che corre lungo i cavi tagliando in due la città, a sancire la fine di una storia. La radio ufficiale della SSC Napoli sta per annunciare il più doloroso degli addii: «Dries Mertens non rinnova».
Si è infranta così quella promessa d’amore che sembrava non dovesse finire mai. Una promessa iniziata sempre in estate – quella del 2013 – e destinata a durare nove anni. Due Coppe Italia. Una Supercoppa italiana. 397 partite. 148 gol. Il miglior marcatore azzurro di sempre. Dries. Mertens. O Ciro, come da tempo è stato ribattezzato dai napoletani. Sì, perché ormai “è figlio ‘e ‘sta città”, perché Napoli ti entra nel cuore e lui, quel ragazzo biondo con il numero 14 sulla schiena, è entrato nel cuore di Napoli, in quello dei suoi tifosi, nella loro storia che ha preso e riscritto.
I numeri
Che sia entrato nella storia del Napoli non è tanto per dire: con quella maglietta è diventato primatista assoluto di reti in tutte le competizioni ufficiali, tra serie A e competizioni europee. 148 sono i gol realizzati da Mertens, nell’aprile 2019 arriva l’ottantunesimo ed eguaglia Maradona (per numero di gol in serie A): «Sarai sempre tu il numero uno» si preoccupò di ribadire allora con quella dolcezza umile di chi sa compiere i miracoli senza quasi volerlo.
Svincolato
Il contratto, scaduto il 30 giugno, non è stato dunque rinnovato e quale sia la causa non ci è dato sapere. Una trattativa infruttuosa? 2,4 milioni al netto – secondo le dichiarazioni del presidente De Laurentiis – sarebbe stata la cifra offerta per la prossima stagione e rifiutata dal giocatore che, dal canto suo, ha preferito il silenzio. Eppure qualcosa non torna.
Il commiato della società
“Grazie Dries” è tutto ciò che recita il post di commiato apparso sui profili social della società. Nulla più. Il video mostra i gol più belli dell’attaccante belga segnati durante questi anni in azzurro: nove anni per scrivere una storia, un minuto e qualche secondo per ringraziare e voltare pagina. Inutile anche solo provare a spiegare lo sgomento dei tifosi, che non hanno gradito l’addio sommario riservato alla loro punta di diamante.
Dopo la notizia, i compagni di squadra e gli stessi tifosi si sono precipitati a salutare Dries, tra commenti sui social e molta indignazione, schierandosi apertamente dalla parte del giocatore. «Sei la storia di questo club. Peccato finisca così, non te lo meriti» ha commentato l’ex difensore azzurro Faouzi Ghoulam.
“Ciro”
Mancherà “Ciro” a Napoli, come da tempo è affettuosamente noto in città. Nome attribuito quasi per caso su una pista da bowling dove, sul display dei punteggi, compariva come “Ciro Martinez”: un escamotage accordato con il gestore per evitare di essere riconosciuto, «Poi ovviamente mi hanno scoperto lo stesso. E ora sono Ciro Mertens» ha rivelato lui.
Adesso quel nome così partenopeo e così importante l’ha dato a suo figlio.
Dubbi irrisolti a parte, per il momento la storia azzurra di Dries sembra concludersi qui.
Con la speranza, se non di rivederlo correre con quella maglia azzurra e il suo numero 14, almeno di incontrarlo di nuovo per i vicoli della città.
Fonte foto: Profilo Instagram Dries Mertens
Scrivi