Michele Chiocciolini presenta la Duomo Bag in segno di rinascita

Le punte gotiche della cattedrale, simbolo del capoluogo lombardo, filtrano dalla matita pop cosmopolita di Michele Chiocciolini, e contornano la Duomo Bag – creazione festosa, pensata in segno di ripartenza e di rinascita. 

“Questa borsa è un omaggio alla città di Milano – spiega Francesca Chiocciolini, co-founder del brand e sorella di Michele -, l’abbiamo inserita nella Spring Summer 2021, all’interno delle nostre collezioni continuative, ma si tratta anche di un make to order, nel senso che in un mese, al di là delle due versioni, ghiaccio e cuoio, la possiamo fare su ordinazione”. 

In occasione della Milano Fashion Week, lo scorso 26 settembre 2020, ci troviamo in via Stoppani 12, sede meneghina dell’eponimo brand e della presentazione della capsule; evento fisico in calendario, promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana. Tra gel disinfettanti e mascherine sui volti, l’atmosfera è frizzante, propositiva, con tutte le carte in regola per tenere testa a un momento così delicato, di ripartenza e di rinascita appunto, sia per Milano, sia per l’Italia intera. 

Dalle vetrine della boutique di Porta Venezia, la Duomo Bag a tracolla è picchettata dalla versione clutch, una bustina versatile, perfetta per il lavoro e per il tempo libero, e da una serie limitata di cartoline descrittive dell’evento; souvenir disegnato dal creativo, come prolungamento del sentimento di amore, gioia e gratitudine verso la sua città di adozione. 

Un animo festoso dettaglia i prodotti con cura

“L’effetto brioso e allegro della linea è dovuto al laminato d’oro, che abbiamo recuperato dai nostri stocchisti, insieme alle pelli che in genere sono rimanenze di altissima qualità, e che spesso riusciamo ad avere a un prezzo abbordabile” racconta Francesca.

Sempre all’interno del mondo Chiocciolini, c’è poi la mini bag Diana, una borsetta di paglia e pelle, con nappe in cuoio, da portare a tracolla oppure al collo come necklace. “Un pezzo rigorosamente handmade che conferma la nostra anima retro – spiega ancora la co-founder -, perché oltre ad essere realizzato a Firenze dai nostri laboratori artigiani, è pensato per contenere solo le cose più preziose, accantonando volutamente l’idea del cellulare”. 

Nonostante il lockdown abbia rallentato la messa in opera di una nuova collaborazione (con un famoso brand di sneakers), la label made in Florence mantiene così una visione ottimistica della vita, e il messaggio puntualmente arriva animato da uno spirito cosmopolita sempre attento. 

Ricircolo e prezzi competitivi fanno del brand di accessori, una realtà consapevole con i piedi ben puntati nel presente, e sempre più reattiva all’esigenza di un’economia legata al sociale. 

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