«Per dirla con Dante? Adesso saremmo nel quinto cerchio dell’Inferno con gli iracondi, gli incazzati come me, e i senza palle come i miei giocatori oggi». Sinisa Mihajlovic è deluso e non le manda certo a dire.
Il 3-0 dell’Atalanta ha lasciato il segno al punto da chiedere al quarto uomo di non assegnare recupero. «Mi ero stancato di vedere una partita del genere – rivela il mister -. È stata una sofferenza, ho rivisto la Sampdoria di cinque mesi fa, senza cattiveria, senza gioco, senza niente. Nulla. Evidentemente la squadra non riesce a cambiare obiettivi in corsa, proprio come accaduto la scorsa stagione, quando nelle ultime 10 partite si sono seduti e accontentati, perdendone 7, pareggiandone due e vincendone soltanto una con la Juve già campione. Ora dobbiamo stare sereni e calmi e cercare di non ripetere gli errori di un anno fa».
Sveglia. «Ci dobbiamo ancora salvare ma oggi è stata una batosta – prosegue il mister -. E dobbiamo trovare modo e maniera di dare al più presto una sveglia. La gara? Abbiamo creato nei primi 15-20 minuti ma si vedeva che non c’era cattiveria e che i giocatori sembravano appagati. Mi prendo io le mie responsabilità se non sono riuscito a trasmettere quello che volevo, e spero che anche i giocatori si prendano le loro. In settimana mi sentiranno».
Uomini. «Se facciamo brutte figure come oggi, siamo capaci di rovinare tutto – sentenzia il serbo -. Prenderemo provvedimenti a livello di formazione perché, a questo punto, giocano gli uomini e non i giocatori, oggi non siamo stati né uno né l’altro. È stata una delusione grande da parte mia: d’ora in avanti giocherà chi è più motivato. Torniamo con i piedi per terra e non pensiamo di essere diventati tutti fenomeni, dobbiamo essere umili e cercare di salvarci il prima possibile».
di Redazione
foto: corrieredellosport.it
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