Il Cimitero Monumentale è situato vicino al centro di Milano, nella omonima piazza. Nel 1838 il Municipio di Milano bandisce un concorso per il progetto di un nuovo cimitero. Lo scopo è quello di raggruppare in un unico luogo le sepolture distribuite nei sei cimiteri periferici. Uno spazio decoroso ed attrezzato per accogliere i segni funebri della memoria individuale e collettiva. Solo nel 1863 il progetto viene affidato a Carlo Maciachini. L’architetto riesce a conciliare richiami bizantini, gotici e romanici nel concepire il motivo dominante del grande edificio ottocentesco. Il 2 novembre del 1866 il terreno del Cimitero è finalmente aperto con una solenne cerimonia. Nel corso del tempo il Monumentale risulta arricchito da molte sculture italiane di genere classico e contemporaneo. Templi greci, elaborati obelischi, e altri lavori originali, come ad es. una versione ridotta della Colonna di Traiano. Proprio per l’elevato valore artistico delle sculture opere scultoree e delle edicole funebri il Cimitero Monumentale è considerato un Museo “a cielo aperto”, in grado di rappresentare e tramandare la memoria degli eventi storici della città, le vite dei suoi protagonisti e le variazioni dell’arte e delle espressioni estetiche.
Il “Tempio della Fama”
Al centro del prospetto frontale del cimitero è posto il Famedio, destinato alla sepoltura, alla ricordo e alla celebrazione dei milanesi, di origine o di adozione, che hanno dato lustro alla città attraverso opere o azioni. Sono gli illustri per meriti letterari, artisti, scientifici o per essersi distinti nella storia patria. Nella cripta del Famedio, tra gli altri, riposano il fumettista Guido Crepax, gli artisti Dario Fo e Franca Rame, l’esploratore Ambrogio Fogar, gli straordinari Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci e la poetessa Alda Merini.
L’insolito invito dei Baustelle
I Baustelle, con questo originalissimo brano – scritto da Francesco Bianconi – invitano ad abbandonare le occupazioni ordinarie della vita (televisione, internet, salotti etc.), e a recarsi – almeno per un pomeriggio – “all’ombra dei cipressi”, e a donare un po’ d’amore a chi sospende la sua vita tra realtà e l’irreale “tra le urne amiche del monumentale”.
Un brano musicale indubbiamente coraggioso per le tematiche trattate, per la titolazione e per l’ambientazione davvero insolita. Un camposanto ben individuato, un luogo specifico della città di Milano – il Cimitero Monumentale: “fra le mute tombe del Monumentale, non c’è Dio e non c’è male, solo vaga oscurità”.
(Monumentale, di Francesco Bianconi, interprete Baustelle, 2013, Album “Fantasma”, Warner Music Italy)
Foto di shanequreshi da Pixabay
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