Il Ministro degli Esteri, Moussa Koussa, ha lasciato la Libia e Gheddafi, dirigendosi a Londra, secondo fonti dell’opposizione libica. Il Ministro si è dichiarato fermamente contrario alla volontà di armare i ribelli, perché questo sarebbe l’equivalente di “un atto di sostegno al terrorismo”. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, ha sempre espresso questa idea, che negli ultimi giorni sta diventando sempre più presa in considerazione dalle nazioni europee impegnate nel conflitto. Obama ritiene, inoltre, che si debba esercitare una pressione costante su Gheddafi per costringerlo a ritirarsi; una pressione che non sia solo militare, ma che agisca anche attraverso altre strade, ad esempio sanzioni o congelamento dei beni. Anche l’Inghilterra e la Francia non escludono questa ipotesi, tenendola molto in considerazione, purchè si agisca con cautela. Contrario alla proposta è il Belgio, mentre addirittura l’Uganda ha dato la propria disponibilità a dare asilo politico al colonnello Gheddafi, come riferito dall’emittente araba Al Arabiya.
di Redazione
Foto: jeuneafrique.com
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