Qualche giorno fa, un video sconvolgente ha fatto il giro del mondo. Nelle immagini si vede una misteriosa città avvolta dalle nuvole, fluttuare nei cieli di Foshan, in Cina (nella provincia del Guangdong) con tanto di skyline massicci e colorati, per poi sparire dopo pochi minuti.
TEORIE IRRAZIONALI
Neanche a dirlo, sono state avanzate le più disparate spiegazioni, tra cui quelle complottistiche fornite dai Teorici della Cospirazione “Project Blue Beam”, secondo cui dietro al fenomeno si nasconderebbe un progetto segreto della NASA, grazie al quale i potenti della Terra insceneranno a breve una finta invasione aliena, per promulgare leggi liberticide e instaurare il Nuovo Ordine Mondiale.
Per i “visionari” teorici, l’invasione sarà realizzata grazie ad una potente tecnologia olografica che permetterà di proiettare immagini tridimensionali iper-realistiche in qualunque punto del pianeta.
Gli skyline sarebbero invece dei portali, vale a dire delle finestre sull’universo che ci consentirebbero di varcare ogni soglia spazio-temporale.
C’è poi chi intravede nella misteriosa apparizione un oscuro progetto militare, volto a colonizzare universi paralleli.
Infine, chi ritiene si tratti si un “fake” sapientemente elaborato al computer.
Eppure, numerosi testimoni oculari hanno ripreso l’evento con i loro smartphone e le immagini sembrerebbero davvero realistiche.
Lo stesso fenomeno era stato registrato già nel 2011 e si è ripetuto nella provincia di Jiangxi a distanza di pochi giorni.
LA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
In realtà si tratta di un fenomeno atmosferico raro ma naturale, ovvero il cosiddetto “Effetto Morgana”, un’insolita forma di miraggio che si può scorgere all’interno di una stretta fascia al di sopra dell’orizzonte.
Esso si verifica sia in mare sia in terra, sia nelle regioni polari sia in quelle desertiche, quando i raggi di luce sono fortemente incurvati dal passaggio attraverso strati d’aria e temperature diverse o a causa dello smog.
Questo perché quando il sole riscalda l’atmosfera sopra la terra e gli oceani, crea un gradiente di temperatura.
L’aria vicina alla superficie è infatti relativamente fresca e sopra questa, ci sono strati di aria più calda.
Quando la luce colpisce il confine tra due strati di differenti temperature, che hanno densità diversa, si piega e viaggia con un angolo anch’esso diverso.
Il nostro cervello presuppone che la luce viaggi lungo un percorso rettilineo.
Di conseguenza quando essa si piega, pensiamo che l’oggetto si trovi dove sarebbe se il percorso della luce fosse dritto.
Il miraggio dunque non è altro che il frutto della rifrazione della luce e di come viene interpretata dal nostro cervello.
Ecco spiegato come mai, durante il fenomeno, le immagini di oggetti distanti, come isole o barche o addirittura intere città, vengono talmente distorte da apparire irriconoscibili e si formano pertanto strani effetti colorati nel cielo o nei bassi strati.
LA LEGGENDA DELLA FATA MORGANA
Il nome fa riferimento alla fata Morgana, una divinità della mitologia celtica che incantava i marinai con visioni di castelli in aria o a terra per attirarli a sé ed ucciderli.
Alla fata morgana vanno attribuite anche le osservazioni di “navi volanti”
e “muri d’acqua” che dominano l’orizzonte. Questo tipo di miraggio potrebbe
addirittura essere la spiegazione del mito dell’Olandese Volante, il vascello fantasma che solca le acque internazionali.
Secondo lo storico Tim Maltin, una fata morgana potrebbe aver contribuito anche alla collisione del Titanic.
Il nome in italiano con cui viene definito il fenomeno è in uso a livello mondiale, in quanto si tratta di un miraggio tipico dello Stretto di Messina.
Secondo la leggenda, durante le invasioni barbariche, il Re barbaro venne ingannato dalla leggendaria fata Morgana, mentre si trovava in Calabria.
La bellissima fata lo indusse infatti a credere, attraverso un miraggio, che la costa siciliana si trovasse solo a pochi metri di distanza.
Così, credendo di poterla raggiungere a nuoto, il Re si tuffò in acqua affogando per la stanchezza.
FENOMENO LOCALE?
Le fate morgane possono essere piuttosto comuni in alcune aree del nostro pianeta e a determinate condizioni atmosferiche, come ad esempio nelle regioni polari, ma possono verificarsi ovunque.
Si sono verificate anche in Italia, nello stretto di Messina.
Questo tipo di miraggio si chiama miraggio inferiore, perché sono i raggi di luce a flettersi in modo tale da convincere il nostro cervello che un oggetto è più piccolo.
di Simona Mazza
In basso il video di Reptv
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