Morto Rudi, Banco Mutuo Soccorso

unnamed (1)Rodolfo Maltese, detto Rudi, è venuto a mancare, è uscito di scena con la stessa discrezione ed eleganza che ne aveva contrassegnato l’intensa parabola artistica ed umana. Il componente “silenzioso” del BMS ma importante, fondamentale. Stiamo perdendo artisti che non potremo mai sostituire.

Grandissimo talento innato, sconfinato amore per la musica. Rodolfo Maltese, chitarra storica del Banco del Mutuo Soccorso, si è spento domenica 3 Ottobre 2015 al Policlinico Umberto I di Roma, dopo aver lottato a lungo con una malattia troppo grande. Eccellente plurimusicista, compositore, la chitarra si rivela da subito il suo fedele strumento prediletto ma superati gli studi al conservatorio di Lucca, arriva anche la grande passione per la tromba. Rodolfo conosce il tastierista Vittorio Nocenzi dal quale riceve l’invito ad entrare a far parte del nascente progetto Banco del Mutuo Soccorso; lo storico gruppo progressive rock che tanti di noi conserveranno nel cuore e nell’anima, soprattutto dopo la recente scomparsa di Francesco Di Giacomo.  

unnamed (2)Rudi ha un percorso artistico e personale di grande rilievo, con incursioni jazz e blues; ha collaborato con Pagani, Branduardi, Cocciante, Homo Sapiens. Nel 1973 prende il via la sua esperienza e  formazione ed il via anche alla realizzazione del capolavoro “Io sono nato libero”. La raffinata tecnica esecutiva e la flessibilità stilistica di Maltese sposano perfettamente le intense trame delle evoluzioni di Nocenzi  al piano ed alla scrittura e  le toccanti interpretazioni di Francesco Di Giacomo, con la sua voce immensa e magica, divenendo un inequivocabile marchio di fabbrica. E’ l’inizio di un connubio indissolubile che si protrarrà per oltre quarant’anni, contraddistinto  da memorabili tour e rilevanti opere discografiche;  ricordiamo uno su tutti il disco Darwin. Il sogno dei ragazzi del Banco verrà interrotto soltanto dalle tragiche vicissitudini di quest’ultimo periodo, malattie e morti (risale al febbraio 2014 la prematura scomparsa del mai dimenticato Francesco Di Giacomo).

Oggi piangiamo la scomparsa di un altro grandissimo e raffinato componente di questo magnifico gruppo che non esitiamo a definire i Genesis italiani.  “Ci stringiamo in un silenzio raccolto, discreto, profondo – proprio come te Rudy. Il dolore e’ troppo, ma ti dedichiamo il sorriso che, in tanti anni, non ci hai fatto mai mancare…. E danzerai colpendo al cuore la luna” .

Questo l’essenziale ma profondo  ricordo postato ieri sulla pagina Facebook ufficiale del Banco, a cui tanti fan e loro appassionati si sono associati ricordando il musicista umbro.

Ciao Rudi, ci mancherai tanto anche tu, una chitarra libera.

di Alessandra Paparelli

 

 

 

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