Munaciello. Sin dalla sua fondazione, la città di Napoli è stata permeata da miti e leggende. La storia napoletana si è arricchita di superstizioni, fantasmi e spiritelli provenienti dai racconti tramandati di generazione in generazione. Uno dei personaggi più enigmatici è il Munaciello, o Monaciello.
Chi è il Munaciello?
Munaciello è una figura temuta dalla popolazione napoletana. Si manifesta come un uomo di bassa statura, vestito in abiti monacali con fibbie argentate sulle scarpe. Questo spiritello dispettoso può portare sia fortuna sia sventura. Si crede sia un esperto delle vie sotterranee della città e può entrare nelle case dei malcapitati.
Ma cosa combinerà mai questo personaggio?
Secondo la leggenda, la sua condotta può variare: da gesti maliziosi come nascondere oggetti preziosi e rompere stoviglie, a gesti di generosità come lasciare soldi e monete.
Una cronaca partenopea racconta ad esempio di una vedova a Piazza Garibaldi che, accogliendo il Munaciello con gentilezza, fu ricompensata con monete sparse per la casa.
Suggestiva altresì una testimonianza raccolta dalla sottoscritta. Stando al racconto di un conoscente, pare che la suggestiva figura si nascondesse frequentemente dentro un armadio di casa e che la famiglia fosse al corrente della sua presenza.
Un giorno tuttavia, sotto la sua abitazione si radunò una folla di persone indignate per il turpiloquio di uno sconosciuto. Peccato che nessuno in casa avesse dispensato anatemi contro. Era forse l’ennesimo dispetto di Munaciello? Cerchiamo di capirlo attraverso la leggenda.
La Leggenda del Munaciello
Una delle leggende narra che il Munaciello fosse il figlio di Caterina Frezza, una donna di nobile famiglia, e Stefano Mariconda, un uomo del popolo. L’uomo venne ucciso nel 1445 e Caterina si trasferì in un convento, dove diede alla luce un neonato deforme. Il bambino visse nel convento indossando gli abiti dei monaci, da cui il termine Munaciello, fino alla sua misteriosa morte. Dopo la sua scomparsa, lo spiritello venne avvistato in varie abitazioni e il popolo di Napoli iniziò ad attribuirgli poteri magici.
Un’altra versione della leggenda lo presenta come un vecchio gestore di pozzi d’acqua, note anche come “‘o puzzaro”. Grazie alla sua statura, poteva entrare nelle case attraverso canali e cunicoli utilizzati per calare il secchio. Quando però non veniva pagato per i suoi servizi, si vendicava facendo dispetti e rubando oggetti preziosi.
Esoterismo e Superstizione
Il Munaciello è una figura intrisa di esoterismo e superstizione nella cultura napoletana. Si dice che possa fornire numeri vincenti da giocare al lotto, ma la sua presenza non è sempre benigna. Come detto, può infliggere sventura o persino portare alla morte. La popolazione di Napoli, spesso, faceva il segno della croce e recitava scongiuri quando lo incontrava e nel suo nome coniò persino un proverbio che recita “O Munaciello a chi arricchisce e a chi appezzentisce,” evidenziando la dualità del suo comportamento.
Anche Eduardo celebrò il personaggio
Eduardo De Filippo, celebre drammaturgo e attore napoletano, ha contribuito a diffondere la leggenda del Munaciello attraverso la sua opera teatrale “Questi Fantasmi”. Nel testo, De Filippo raffigura il Munaciello come uno spirito benevolo che porta inaspettati regali in denaro nelle case dove fa la sua apparizione.
Nella trama dell’opera, il protagonista crede che i regali siano doni dal Munaciello, che ha scelto la sua casa in segno di benevolenza. Questa rappresentazione del Munaciello come un’entità benefica e portatrice di fortuna ha contribuito a plasmare l’immaginario collettivo intorno al leggendario personaggio.
Le opere di Eduardo De Filippo, spesso ambientate a Napoli e fortemente radicate nella cultura popolare della città, hanno contribuito in modo significativo a mantenere vive le leggende e le tradizioni legate al Munaciello nella coscienza collettiva.
Al di là della narrazione
Eduardo De Filippo era noto per la sua abilità di catturare l’anima e i dettagli della vita quotidiana a Napoli. Incluse pertanto il Munaciello nelle sue opere perché rappresentava un elemento fondamentale della tradizione e nelle credenze della cultura popolare.
In definitiva, integrare il Munaciello permise a De Filippo di connettersi con il pubblico napoletano su un livello più intimo e familiare, consentendogli di dipingere un ritratto vivido e autentico della città e della sua gente, in modo profondo e autentico.
Conclusioni
Il Munaciello rappresenta una delle figure più affascinanti e misteriose della cultura napoletana. La sua storia è intrecciata con esoterismo, superstizione e leggenda, rendendolo un personaggio iconico nella ricca tradizione popolare di Napoli. Che sia un semplice spirito dispettoso o un guardiano delle vie sotterranee, il Munaciello rimane una parte indelebile del folclore di questa città affascinante e misteriosa.
Foto di Adina Voicu da Pixabay
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