Quando l’incanto di un luogo si sposa perfettamente con le emozioni che solo la musica può donare, il risultato è sicuramente unico e indimenticabile.
Nella rinomata località di Kitzbühel, in Tirolo, nota per lo sci alpino e situata a 100 km a est di Innsbruck, si erge il castello Kaps, appartenente alla nobile famiglia Lamberg dal 1679, punto di riferimento per l’architettura, l’archeologia e l’identità cittadina.
In una delle sue bellissime sale, domenica 15 gennaio 2023, è stata presentata l’opera in chiave moderna Der Aufschnaiter, la cui musica è stata scritta dal tirolese Christoph Dienz, presente sul palco con l’Ensemble Die Knödel, formata da otto musicisti, e come protagonisti la cantante Anna Hauf e l’attore Harald Windisch.
Il libretto è dello scrittore Christoph W. Bauer, la regia di Thomas Gassner, e l’idea di questa produzione di Hans Gasteiger, esperto e ricercatore del compositore barocco Benedikt Anton Aufschnaiter, nato nel 1665 a Kitzbühel, e avente un forte legame con la dinastia Lamberg, che lo ha supportato all’epoca durante il suo studio e successivamente nella sua carriera a Vienna e Passau.
Il conte Maximilian Lamberg, padrone di casa, uomo molto per bene e affabile, amante della musica e affascinato dal genere sacro, venuto a conoscenza di questo lavoro teatrale, caratterizzato dall’unione di frammenti originali in stile barocco e parti nuove in arte contemporanea, ha voluto ripresentarlo nel suo castello in segno di gratitudine verso la scuola di musica della città, che lo ha proposto al pubblico locale.
Il desiderio di promuovere la cultura in tutti i suoi aspetti lo ha portato a costruire un anfiteatro con circa 500 posti, per offrire alle persone del luogo l’opportunità di vivere e gustare eventi di grande spessore.
«Con immenso piacere porgo il mio più caro benvenuto a voi tutti. Sono molto felice di poter presentare gli artisti che si esibiranno e porteranno in scena un’opera, che lega la mia famiglia al compositore Aufschnaiter. L’arte ha una grande importanza nella nostra vita, ed è mia cura impegnarmi per darne voce e divulgarla»: con queste parole sono stati accolti i numerosi ospiti dal conte stesso, affiancato dalla figlia Camilla e il suo consorte Maximilian von Pongratz-Lippitt, e la loro cordialità e gentilezza hanno reso l’atmosfera ancor più calorosa, donando al pubblico presente indelebili ricordi.
Nell’organizzazione della serata ha avuto un ruolo rilevante Ludovica Purini, romana, laureata in legge, eclettica, molto ospitale ed elegante, e una delle più importanti mecenati italiane della musica classica. Risiede da quasi dieci anni nel comune austriaco, denominato anche la città dei camosci, ed è molto legata all’aristocratica famiglia per motivi personali.
«In una cornice così suggestiva, presentare questo dramma musico teatrale è sicuramente un incentivo per stimolare l’interesse degli abitanti, creando molteplici opportunità di crescita culturale»: con quest’affermazione si denota chiaramente l’ardore della signora Purini di voler incrementare sempre più la possibilità di un calendario di concerti aperto a tutti, con una collaborazione più attiva con la scuola di musica locale, nell’intento di avere programmi in cui venga svolto una guida all’ascolto, con noti interpreti e orchestre sul palco.
L’arte dei suoni merita una grande condivisione, affinché chiunque possa beneficiare sotto ogni aspetto della forza e della bellezza di essa stessa, e partendo da un piccolo centro si possono raggiungere risultati importanti per il bene comune e di ogni singola persona.
Scrivi