A ottobre nascerà il Tempio del Burlesque, nel cuore di Roma, al Conte Staccio, storica fucina che ha visto i natali di tantissimi musicisti, frequentato da artisti, attori e registi di un certo livello. Incontriamo la nota performer Grace Hall che ne curerà la direzione artistica
Grace Hall lei nasce come attrice di teatro e cinema, com’è nata la sua passione per l’arte del burlesque?
Sono sempre stata affascinata dalle Dive del passato, affascinata da delle atmosfere particolari, da costumi sfarzosi…ricordo la prima volta che vidi il Moulin Rouge a Parigi, ho pianto! Nel vero senso della parola…Il Burlesque rappresenta per me una forma di spettacolo che mi concede molta libertà, mi permette di sperimentare sulla regia, sulla scelta delle musiche sulle quali mi esibisco, sull’ideazione di un costume (ho imparato persino a cucire e personalizzare un abito… fino a due anni fa era per me un vero mistero!). Insomma rischio su me stessa! Sono fortunata perché spesso ho un valido aiuto, le Biblique, due giovani promettenti stiliste (Beatrice Pizzi e Giulia Urbinati) che realizzano le mie fantasie contribuendo con la loro magia nel confezionare un costume appropriato..tra l’altro saranno le docenti di Costume della mia scuola, Il Tempio del Burlesque. Adoro cantare e qui posso farlo! Soprattutto amo la leggerezza e l’ironia, componenti fondamentali per uno spettacolo di Burlesque! Di questi tempi, anche se si fa finta di niente, mi sembra quasi un atto umanitario far sorridere e divertire la gente che si muove da casa per venirti a vedere!
Da dove nasce l’idea di un corso dedicato a questa forma di spettacolo?
Non ci pensavo proprio! Mi è stato chiesto diverse volte…E ho accettato questa sfida! Ho avuto infatti molte richieste, purtroppo posso selezionarne solo una rosa. Sono felice perché mi hanno scritto persone che mi sembrano molto appassionate e questa è sicuramente una componente che cerco nelle mie future allieve. Purtroppo ora c’è molta vanità e pur di avere un pubblico che ti batte le mani solo perchè sei sopra un palco, a prescindere se si hanno delle qualità o talenti particolari, fa gola a molte ragazze. Ma mi piacerebbe far capire che diventare delle professioniste è un’altra cosa, ci vuole impegno, studio e prima di salire su un palco, bisogna prepararsi bene..certo, i modelli televisivi e i media ti fanno credere che “improvvisarsi” attore, ballerina, può darti il successo, ma a lungo andare non è così…avrei da spendere molte parole a riguardo ma lasciamo stare.
All’interno del corso verranno affrontate varie discipline con l’aiuto di validi collaboratori. Quali sono gli obbiettivi dei singoli corsi? Chi si può iscrivere?
Rendere le ragazze indipendenti, così da avere tutti gli strumenti per prepararsi da sole per gli spettacoli che andranno a fare, se questo è quello che desiderano…Possono iscriversi tutte quelle persone che vogliono diventare delle professioniste di quest’Arte meravigliosa, con umiltà e voglia di impegnarsi molto, senza rincorrere un successo facile, sterile e momentaneo.
Può anche essere un’occasione per chi, anche se non è affascinato dal mondo dello spettacolo, vuole riscoprire la sua femminilità?
Assolutamente si. Il Tempio del Burlesque, può essere indirizzato anche a chi desidera semplicemente, riscoprire dei segreti di una femminilità quasi perduta…le donne di una volta sapevano bene come truccarsi o acconciarsi i capelli…una disciplina come la danza, aiuta ad avere dei movimenti più aggraziati e fluidi.
Ultimamente l’interesse verso il burlesque è cresciuto sempre più, soprattutto da parte del pubblico femminile. Nonostante sia uno spettacolo che mantiene una forte carica erotica, sembra quasi che ci sia un ritorno a una forma di sensualità molto più dolce e spiritosa. Secondo lei perché?
L’evoluzione o involuzione della nostra società ha contribuito alla visione di una donna sempre più intraprendente, “guerriera”, spesso e volentieri mitizzando in essa canoni e qualità un tempo prettamente maschili. La moda, che detta legge sui canoni estetici, per vent’anni, ha proposto, infatti, modelli androgeni e aggressivi, era inevitabile ritornare e rispolverare dei modelli di dolcezza e di sorriso, (le pin up degli anni cinquanta), che si rifanno anche ad una morbidezza fisica ma soprattutto alla riscoperta di una sensualità giocosa, allegra, divertente. Questa sensualità dolce ed ironica viene apprezzata sia da un pubblico maschile, che può tornare ad essere Uomo, sia da un pubblico femminile, che è la maggior parte, per il grande desiderio di riscoprirsi donna. E sicuramente iniziare a giocarne ad esserlo, è una grande vittoria!
Può suggerire, a chi fosse interessato ad assistere a qualche spettacolo, dei locali o delle manifestazioni?
Il Connie Douglas a Milano e il Micca club ma stanno nascendo a Roma delle ottime realtà, per esempio Sixties Rebellion. E poi da ottobre al Conte Staccio ne vedrete delle belle. Vi aspettiamo!!
Un’ultima curiosità. A quali star del burlesque o a quali dive si ispira per i suoi spettacoli?
Non ho miti. Cerco di prendere qualche ispirazione da delle atmosfere, da un libro, da un film, da dalle artiste che amo ma queste ultime sono soprattutto attrici del passato: la strepitosa Marlene, Greta Garbo, Vivien Leight, Lauren Bacall, che ho conosciuto, una donna di una forza e fragilità allo stesso tempo, Mina, Delia Scala, tutte delle grandissime artiste ma non c’è miglior modello da seguire che se stesso! E non mi cambierei con nessun’altra! Davvero!
Sara Citterio
Info: www.facebook.com/event.php?eid=132873010065968&ref=mf
Per iscrizioni inviare cv e foto a: musicalgracehall@gmail.com o a emmanitti@gmail.com
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