“Viva l’Italia, viva la libertà“. Con queste parole ancora sulle labbra veniva impiccato nel 1916 Nazario Sauro, irredentista eroe capodistriano divenuto simbolo nella memoria patriottica italiana.
E’ passato un secolo e un altro Sauro sta veleggiando nelle medesime acque che resero Storia il Tenente di Vascello Nazario.
Stiamo parlando dell’Ammiraglio Romano Sauro che, raccolta la tradizione del più celebre nonno, sta compiendo ” un viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia” testimoniando, nelle varie tappe, quei “profondi sentimenti di giustizia, di libertà, di solidarietà” ricordati dal Presidente Mattarella in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla morte di Nazario Sauro.
L’iniziativa, patrocinata da enti istituzionali, associazioni e testate giornalistiche, s’inserisce nel più ampio progetto “Il mare e lo sport raccontano la Grande Guerra” che si è classificato 76° su circa 800 proposte inserendosi nel programma delle commemorazioni del centenario della I Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ambizioso proposito vedrà il Galiola III, uno sloop di 9 metri, solcare 4 mila miglia in due anni approdando in 100 porti italiani e 20 esteri tra cui Capodistria che diede i natali a Nazario e Pola ove fu giustiziato.
L’itinerario, partito da Sanremo il 4 ottobre, sta toccando in queste ore le coste laziali per proseguire, nei prossimi giorni, in Campania e concludersi a ottobre 2018 a Trieste in concomitanza con la 50°edizione della storica regata velica della Barcolana.
L’ammiraglio Sauro, ormai in pensione dopo 42 anni di servizio in marina, approfitta di ogni sosta per portare nelle scuole il racconto dei marinai che, con il sacrificio, forgiarono l’identità europea e nazionale portando alla conoscenza dei giovani quei valori che animarono i loro coetanei di un tempo e che egli ha ben illustrato nel libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio“, scritto in collaborazione con il figlio Francesco, nel quale tesse abilmente la storia familiare con il racconto storico.
L’interesse di promuovere il recupero della memoria s’intreccia con lo scopo solidale, infatti, i diritti d’autore del libro sull’illustre patriota, rieditato in occasione del centenario, saranno devoluti all’Associazione Peter Pan Onlus di Roma che offre accoglienza gratuita alle famiglie di bambini malati di cancro dal cui esempio lo stesso Ammiraglio trae forza per la sua impresa.
L’obiettivo di avvicinare gli studenti alla cultura del mare e formarli al codice marinaresco, è inoltre realizzato con la possibilità di stipulare convenzioni con le sezioni della Lega Navale Italiana, di cui Romano Sauro è Commissario Straordinario, permettendo, nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro previsti dalla L.107/2015, di imbarcare studenti che sperimentino la vita di bordo nelle tratte di trasferimento da un porto a un’altro.
Un’occasione importante quella della riscoperta del sapere marittimo perché, d’altronde, come scriveva Jules Verne “il mare è un immenso deserto dove l’uomo non è mai solo, perché sente fremere la vita ai suoi fianchi“.
di Arianna Di Pace
Articolo davvero interessante. Complimenti! Non sapevo del legame tra Romano Sauro ed il grande Nazario. Lodevoli le iniziative legate alla riscoperta della memoria storica e della vela a vantaggio della onlus Peter Pan!