Era la fine degli anni ’80 e il cartone animato The Jetsons, ambientato nel 2063, mostrava un lontano futuro in cui una domestica-robot aiutava la famiglia nelle faccende domestiche. Siamo nel 2015 e quell’avvenimento non sembra così lontano.
Avere in casa un robot da compagnia, infatti, non è più un sogno della fantascienza, ma l’obiettivo al quale si sta preparando uno dei laboratori di robotica più avanzati del mondo, l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova.
“Abbiamo appena iniziato il progetto che tende a sviluppare tecnologie a basso costo, in teoria traducibile per fare dei robot prodotti da fabbricare in serie e in grado di entrare nelle nostre case”, ha detto all’ANSA Giorgio Metta, direttore della iCub Facility dell’Iit. Il passo successivo, ossia la produzione in serie, dovrà naturalmente essere compito dell’industria.
IClub, il robot bambino dall’aspetto rassicurante e capace di muoversi autonomamente con le proprie gambe, sa anche imparare e “crescere”. Il progetto potrebbe concludersi nell’arco di un anno e mezzo; l’obiettivo principale è quello di ridurre i costi, oggi insostenibili. Infatti, oggi un robot costa circa 250.000 euro ed è naturalmente fuori da ogni mercato. Il robot domestico dovrebbe costare non più di un’utilitaria, ossia sotto i 10.000 euro.
Per questo si stanno studiando nuovi materiali plastici da sostituire al metallo e si progettano componenti che sarà possibile produrre su larga scala. I robot da compagnia sono stati pensati soprattutto per le persone anziane, che nelle società avanzate sono destinate a diventare sempre più numerose, mentre sempre meno saranno giovani e adulti in grado di assisterle.
La scienza sta facendo sempre più passi in avanti per aiutare l’uomo nelle azioni di tutti i giorni e, in particolare, le persone con difficoltà. Chissà cosa ci prospetta il futuro…Uomo e robot migliori amici?
di Arianna Orlando
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