Il capo del Governo Mario Monti ha definitivamente bocciato la candidatura di Roma a sede delle Olimpiadi 2020. Le motivazioni che hanno portato a tale sofferta decisione sono principalmente di carattere economico. “Il Comitato olimpico internazionale richiede che ci sia anche una lettera del capo del Governo che faccia assumere al governo stesso un impegno di garanzia finanziaria. Il governo deve impegnarsi a coprire ogni eventuale deficit. Tutti i ministri hanno partecipato e dopo una discussione approfondita e sofferta siamo arrivati ad una conclusione unanime che il governo non si sente, non sarebbe responsabile assumere questo impegno di garanzia”.
In pratica il Governo non se la sente, in vista delle dure riforme che sono e saranno varate in futuro, di gravare ulteriormente sulle tasche degli italiani, pur ritenendo la proposta di Roma un progetto valido e anche meno dispendioso rispetto a quello proposto da altre capitali europee. Monti ha anche fatto un analisi più ampia per giustificare la decisione del Governo. L’ex bocconiano ha spiegato come una spesa elevata, quale quella di finanziare un’Olimpiade, avrebbe avuto effetto sui mercati europei che avrebbero visto l’Italia come un Paese capace di spendere dopo solo pochi mesi di “virtù” economica.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno è rimasto decisamente deluso dalla decisione del Premier: “Rinunciare ad una candidatura vincente, sostenuta da un progetto di ottimo livello tecnico e di grande sobrietà economica, significa non scommettere sul futuro dell’Italia”.
Sicuramente è un’amara decisione quella presa dal governo tecnico dato che l’Olimpiade, oltre allo spettacolo a livello sportivo e alla vetrina per il nostro Paese, avrebbe portato occupazione, nuovi impianti e magari qualche medaglia in più. Purtroppo, però, se mancano i finanziamenti c’è poco da fare.
di Redazione
Foto: julienews.it
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