Accadde oggi nella politica.
Il 10 aprile del 1920 nasceva Nilde Iotti a Reggio Emilia, una donna che ha vissuto inseguendo un ideale; l’occasione ci serve per ricordare una persona che fu la prima Presidente donna della Camera, che lo fu per un tempo maggiore di chiunque e che resta una dei più capaci e intelligenti leader politici della storia della Repubblica.
La mamma era casalinga ed amava la letteratura, il papà Egidio era un ferroviere, fervente antifascista, che fu licenziato per le sue idee politiche. Il papà Egidio le diceva sempre “Nilde studia, perché loro (i borghesi) sanno”. Solo lo studio eleva e rende liberi. La fece studiare nelle scuole cattoliche perchè, secondo il padre “meglio i preti dei fascisti”. Ebbe una borsa di studio all’Università Cattolica di Milano, presa con moltissimi sacrifici.
Combattè il fascismo, si iscrisse all‘UDI (Unione Donne Italiane), s’impegnò in un’azione sociale per soccorrere gli sfollati.
Alle prime elezioni amministrative si candidò come indipendente nelle liste del PCI e fu candidata all’Assemblea Costituente. Aveva 26 anni, era intelligente, bella e di grande carattere, si impegnò con le altre 21 Costituenti, le nostre Madri della Repubblica, per avere la Costituzione, la nostra Costituzione.
La Costituente per lei fu una scuola di “amore e politica”. Entrò nel Partito Comunista Italiano nel 1943 e in Parlamento nel 1946, diventando dunque membro dell’Assemblea Costituente. Protagonista di una grande storia d’amore con Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista Italiano. L’incontro tra Nilde Iotti e Togliatti avvenne proprio tra i banchi della Costituente di cui faceva parte anche la moglie di Togliatti, Rita Montagnana, compagna molto stimata all’interno del partito. Nonostante lo scandalo creatosi, i pettegolezzi e l’avversione alla coppia, Nilde Iotti fu la donna di Palmiro Togliatti, fino alla sua morte, in una relazione molto sofferta e controversa (Togliatti era infatti sposato con figli); un rapporto molto ostacolato anche all’interno del partito stesso. ” Senza di te, non so pensare alla mia vita“, scriveva lei. Si amarono profondamente, contro tutti e contro tutto. Era pronta a sfidare le rigide regole del Partito, che non ha mai amato la loro relazione.
Ha difeso il suo sentimento sfidando le rigide regole del Partito e della politica, sfidando anche la morale pubblica. Un amore profondo e molto intenso che si è inchinato solo davanti alla morte. Quando Togliatti morì, lei ebbe il permesso di seguire la bara, affranta, sorretta, con quell’amore venuto alla luce.
Nel 1979 venne eletta Presidente della Camera dei Deputati e lo resta per tre legislature, fino al 1992. Nel 1987 ebbe un incarico esplorativo di formazione del governo ma non ottenne risultato: sarebbe stata l’unica donna capo del Governo della storia italiana. Scomparve il 4 dicembre 1999.
La omaggiamo e la ricordiamo oggi , nel giorno del suo compleanno, per il grande impegno politico, per il sostegno alle donne lavoratrici ed in politica, per la sua appassionata difesa, sempre, della nostra Costituzione “nei suoi presupposti supremi e in nessun modo modificabili”.
di Alessandra Paparelli
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