Nuovo naufragio a sud di Lampedusa. Sale il bilancio delle vittime nel Mediterraneo: Mare Nostrum non basta

naufragio_lampedusaUn barcone con a bordo 400 persone è naufragato a un centinaio di miglia a sud di Lampedusa. Stando alle ultime informazioni, le motovedette della Guardia Costiera avrebbero già recuperato 14 morti. Circa duecento, invece, sembrano essere le persone salvate.

I mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto impegnate nell’operazione Mare Nostrum sono già attive per i soccorsi. Secondo quanto affermato dal governo libico sono stati circa 40 i morti per naufragi fin ora avvistati al largo delle coste di Tripoli. Ma il bilancio delle vittime continua a crescere. Il commissario europeo Cecilia Malmström ha testimoniato lo choc di tutta la commissione e ha ringraziato le autorità italiane per il tempestivo intervento, chiedendo a “tutti gli Stati membri di dimostrare solidarietà”, e di “discutere nel prossimo Consiglio Interni come si può contribuire ad affrontare le sfide del Mediterraneo”.

Nell’incontro bilaterale col Direttore Esecutivo dell’United Nations office on drugs and crime Fedotov, il ministro della giustizia Orlando, a proposito dell’azione europea contro il traffico di migranti, ha affermato: “Ci attendiamo un segnale forte, serve un salto di qualità”.

A conti fatti, sembra che Mare Nostrum non sia sufficiente a fronteggiare lo stato di emergenza. L’operazione militare, ormai attiva dall’ottobre 2013, ha portato pareri contrastanti, e in molti sono favorevoli a un cambiamento, ora che l’emergenza sembra essersi trasformata in una sterile conta delle vittime. “l’Operazione Mare Nostrum va implementata invece che chiusa e dovrebbe diventare una missione europea”: così Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e vice presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Padre Giovanni La Manna, gesuita e presidente del Centro Astalli di Roma, ribadisce l’importanza di canali umanitari, sottolineando la contraddizione per cui “per incontrare le navi militari le persone devono comunque salire sui barconi, pagare i trafficanti e poi essere fortunate per incontrare le navi che li portano in salvo”.

Dello stesso parere è la Mogherini: “Mare nostrum non basta, è come svuotare il mare con un cucchiaino”. Un paragone esemplare per definire un sistema che si basa interamente su un’eventualità. Il ministro degli Esteri aggiunge: “Bisognerà rivedere il sistema europeo per il diritto d’asilo, ragionare sul ruolo di Frontex e su come ha funzionato Mare Nostrum e stabilire, con una strategia a medio termine, rapporti proficui con i governi dei paesi di provenienza dei migranti in modo che diventino partner affidabili, puntando però sul fatto che pongano il rispetto dei diritti umani al centro del loro operato”.

di Simona Scardino

foto: tg24.sky.it

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